Il Consiglio comunale gelese, con 25 voti favorevoli e tre contrari, ha scelto di aderire alla città metropolitana di Catania confermando l’esito del referendum del 13 luglio dello scorso anno. Il sindaco di Catania, “Questa battaglia che attende adesso la decisione di Niscemi e Piazza Armerina ci porterà a dar vita a una macroarea, sostanzialmente la quinta del Paese, con una governance agile, non frenata dalla burocrazia, all’altezza delle sfide con le altre grandi aree del Paese”
«La risposta netta e determinata di Gela dimostra la voglia di fare squadra: Catania ha grande capacità attrattiva e la nuova città metropolitana riuscirà a competere per lo sviluppo».
Lo ha detto il sindaco Enzo Bianco esprimendo soddisfazione per la decisione presa dal Consiglio comunale di Gela che, con 25 voti favorevoli e tre contrari, ha scelto di aderire alla città metropolitana di Catania. L’Assemblea ha così confermato l’esito del referendum del 13 luglio dello scorso anno. In quell’occasione 23 mila gelesi votarono per l’adesione a Catania con il 99% dei sì.
«Nelle scorse settimane – ha detto Bianco – ho incontrato il sindaco Mimmo Messinese, insieme a quelli di Piazza Armerina Filippo Miroddi e di Niscemi Francesco La Rosa, a numerosi consiglieri comunali dei tre Comuni e ai comitati per i referendum che nei mesi scorsi hanno avviato l’iter e che voglio ringraziare. Abbiamo incontrato tutti insieme i giornalisti a Catania e poi i cittadini e le istituzioni a Gela e a Niscemi, dopo esser stato a Piazza Armerina nei mesi scorsi, trovando grande attenzione e coinvolgimento».
JLa voglia – ha aggiunto – di lavorare insieme per una grande città metropolitana di Catania ha prevalso. Con i Sindaci, le Amministrazioni e i Consigli comunali, a prescindere dal colore politico, ci si confronta sui fatti concreti. Oggi potremo a dar vita a una città metropolitana, che con l’adesione di Niscemi e Piazza Armerina può giungere a diventare sostanzialmente la quinta dell’intero Paese. Una struttura con una governance agile, non frenata dalla burocrazia, capace di utilizzare al meglio i finanziamenti europei per essere all’altezza delle sfide con le altre grandi aree italiane».
«Ci sono stati e ci sono – ha concluso Bianco – dei dibattiti nei Comuni che cambiano consorzio aderendo a Catania. Ma è una grande sfida da cogliere subito: la città metropolitana, insieme al Distretto Sud-Est, offrirà grandi opportunità di sviluppo per i nostri territori. Adesso attendiamo la decisione dei altri due comuni interessati, Niscemi e Piazza Armerina, per portare a termine questo importante progetto che potrà cambiare il volto della nostra area».
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