L’Italia percorsa a piedi nudi per dire “no” a razzismo e xenofobia. Da Venezia a Catania. A piedi nudi in cammino per chiedere accoglienza umana ai profughi, un sistema di asilo europeo corridoi umanitari. Sono state 60 le città italiane e 300 le associazioni che hanno aderito all’evento creato per ricordare le vittime del mare e per chiedere con forza i primi quattro necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali, come si legge nel manifesto ufficiale della manifestazione: certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature; accoglienza degna e rispettosa per tutti; chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti; creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino.
L’invito è partito da Venezia su iniziativa di un gruppo di artisti per dire “no” a razzismo e xenofobia, l’iniziativa si è poi espansa a macchia d’olio in tutta Italia. Circa mille persone si sono riunite e a piedi scalzi, appunto, hanno raggiunto il cuore della kermesse veneziana in solidarietà ai profughi. In testa il regista Andrea Segre. Anche Catania ha aderito, gli “scalzi” sono partiti dalla spiaggia libera n. 1 e hanno marciato a piedi scalzi fino al Lido Verde. L’evento si è concluso con l’esposizione di cartelli rivolti al mare con su scritto “Benvenuti” in tutte le lingue del mondo.
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