«Un accordo per coordinare le politiche di mobilità e migliorare la qualità della vita dei cittadini». Così il sindaco Enzo Bianco ha definito nel Palazzo degli Elefanti il “Protocollo d’intesa per il coordinamento delle attività di mobility management nell’area urbana di Catania”, sottoscritto con il rettore dell’Università degli Studi di Catania, Giacomo Pignataro, e il presidente dell’Amt Carlo Lungaro. Erano presenti all’incontro l’assessore alla Mobilità, Rosario D’Agata, gli esperti di mobilità dell’Ateneo catanese, i professori Matteo Ignaccolo e Giuseppe Inturri e il consulente del Sindaco per i rapporti istituzionali, Francesco Marano.
«La collaborazione con l’Università, che già esiste, – ha sottolineato il Sindaco – sarà intensificata per migliorare la conoscenza dei dati relativi al traffico e programmare progetti fortemente innovativi. Pensiamo a una rete del futuro che possa servire, anche con l’interconnessione tra i diversi sistemi di trasporto, almeno le 700.000 persone, fra cui tantissimi studenti, che vivono all’interno dell’area metropolitana in stretta connessione con Catania».
«L’Università – ha detto il rettore Pignataro – metterà a disposizione le attrezzature di cui dispone, come il laboratorio Its, per monitorare il traffico, rilevarne i dati e sviluppare applicazioni utili agli studenti e a tutti i cittadini, in un clima di piena e proficua sinergia con il Comune e l’Amt».
«Partendo dalle competenze dell’Università – ha evidenziato Lungaro, che ha ricordato l’accordo con l’Ateneo per gli abbonamenti annuali da 140 euro riservati agli studenti – si avvieranno progetti come l’adattamento del percorso del Brt, perché passi dall’Università, o l’iniziativa europea “Dymitris”, che faciliterà con le nuove tecnologie l’utilizzo dei mezzi di trasporto, e altre attività che ridisegneranno la rete della mobilità».
«I dati dell’Università, che ha già installato appositi sensori del traffico – ha detto D’Agata – uniti a quelli dell’Amministrazione, serviranno a programmare un sistema di trasporti alternativo al mezzo privato, tanto più semplice da realizzare quanto più crescerà nei cittadini la consapevolezza sulle tematiche della mobilità sostenibile».
«Nei prossimi giorni – ha concluso Bianco – avvieremo anche una serie di contatti per portare a Catania, così come nell’area metropolitana e nel distretto del Sud-Est, il car-sharing. Voglio inoltre ricordare che da giugno 2016 sarà attivo il tratto della metropolitana che collega Nesima con piazza Stesicoro».
Il protocollo Comune-Università-Amt, che ha durata quadriennale, si incentra sul sistema di supervisione del traffico e l’infomobilità, il miglioramento dell’accessibilità ai luoghi di studio o lavoro (con particolare riferimento alle sedi universitarie), la sperimentazione del bike-sharing e del carpooling, gli accordi tariffari, la partecipazione a progetti europei, stage e tirocini.
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