Anche quest’anno il 21 settembre 2015 l’Onu ha invitato tutti i cittadini del mondo a rinnovare il proprio impegno per la non-violenza in occasione della Giornata Internazionale della Pace. Un minuto di silenzio per riflettere sul dramma che spinge tanti a scappare dalla violenza, della miseria e della guerra e per condividere idee e progetti per poter fare qualcosa per la pace. È l’appello lanciato dalla Tavola della pace, la Rete della PerugiAssisi e il Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i Diritti umani per la Giornata internazionale della Pace, che ogni anno si celebra il 21 settembre.
“L’Onu invita tutti i cittadini del mondo a rinnovare il proprio impegno a vivere in armonia come membri di un’unica famiglia umana – spiega una nota della Tavola della pace -. Raccogliendo questo appello la Tavola della pace, la Rete della PerugiAssisi e il Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i Diritti umani hanno deciso di dedicare il 21 settembre a tutti i bambini, le donne e gli uomini che hanno perso la vita a causa della guerra, della miseria e della violenza e ai sopravvissuti che soffrono ogni giorno le conseguenze di questi drammi.
«Abbiamo tutti negli occhi le immagini della brutale violenza usata dall’Ungheria per respingere chi sta fuggendo dalla guerra”, sottolinea Flavio Lotti coordinatore della Tavola della pace. “Sono immagini sconvolgenti che si sovrappongono a quelle di Aylan, del fratellino Galip e di tutti quelli che non ce l’hanno fatta ad attraversare mari, deserti e frontiere. Contro il cinismo e l’indifferenza, se la parola pace è ancora capace di suscitare in noi un’emozione, lunedì possiamo, anzi dobbiamo, fare qualcosa”.
La Giornata della Pace è nata grazie a un’idea del regista inglese Jeremy Gilley. Con la sua telecamera Gilley ha girato mezzo mondo girando documentari e riuscendo a coinvolgere anche l’Onu che nel 2001, stabilì con la risoluzione 55/282 che quel giorno dovesse essere proprio il 21 settembre di ogni anno, una giornata di non violenze e di cessate il fuoco. Alla causa di Gilley si sono uniti anche artisti internazionali come Angelina Jolie, Annie Lennox e l’attore Jude Law, diventato poi ambasciatore di Peace One Day, l’organizzazione no profit fondata dal regista inglese.
«Pensavo alla pace. Pensavo a quale potesse essere l’inizio per la pace, da dove si potesse partire. Mi resi conto che non c’era un giorno a essa dedicato, un giorno di unità, di cooperazione e di solidarietà tra gli uomini di tutto il pianeta. Allora mi venne in mente di dedicarle una giornata, il 21 settembre di ogni anno». Questo è la sintesi del discorso pronunciato nel luglio del 2011, durante una conferenza in Scozia, da colui che nel 1999 lanciò l’idea di una giornata mondiale interamente dedicata alla Pace tra i popoli.
Ricordiamo che nel mondo a fianco di conflitti che destano l’interesse dei mezzi di comunicazione – come i più recenti in Siria, Libia, Egitto e Ucraina – esistono molte guerre dimenticate di cui nessuno parla mai, ma che purtroppo nel 2015 continuano a mietere vittime a causa della violenza e della povertà. Secondo quanto riportato da L’Internazionale, le guerre dimenticate al mondo sono tra le 31 e le 37 .
Anche a Catania si sono moltiplicate le iniziative di adesione a questo appuntamento internazionale a sottolineare come mai come in questo momento, ci sarebbe bisogno di azioni contro la violenza, il terrore, l’esclusione sociale, i muri dell’odio e del razzismo. In molte scuole sono stati promossi momenti di riflessione sui problemi della pace per discutere con gli studenti e gli insegnanti cosa fare insieme nel corso di questo nuovo anno scolastico e presentare il programma “Pace, fraternità e dialogo. Sui passi di Francesco” .
Anche la redazione del mensile della Strada catanese TeleStrada Press ha aderito alla giornata internazionale della Pace promuovendo un incontro/dibattito sul tema della Pace presso la casa di accoglienza per i poveri “Locanda del Samaritano”
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