Bianco: «Mezza Italia sott’acqua»

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Bianco: «Mezza Italia sott’acqua»

«C’è la disponibilità del governo per la convocazione di una Conferenza Unificata straordinaria da dedicare al tema di attualità in queste ore, quello del maltempo che ha messo sott’acqua mezza Italia. Riteniamo che si debba affrontare con urgenza la questione, non solo dal punto di vista delle opere per il dissesto idrogeologico ma anche per ciò che riguarda le procedure normative che oggi non dicono con chiarezza chi deve fare cosa». Così il sindaco di Catania e presidente del Consiglio Nazionale Anci, Enzo Bianco, al termine della riunione di Conferenza Unificata svoltasi oggi a Roma al ministero degli Affari regionali.

«Oggi – ha continuato Bianco – nella mia città sono caduti 30 centimetri di acqua, l’equivalente di quattro mesi di precipitazioni. In Sardegna sono stati chiusi gli aeroporti, in Calabria la pioggia è tutt’ora incessante. Ci stiamo spostando verso un clima tropicale, il che necessita di risposte urgenti. Sulla nostra proposta – ha aggiunto il sindaco di Catania – c’è stato il pieno consenso anche da parte di Regioni e Upi e già la riunione dalla prossima settimana potremmo riunirci per discuterne».

Bianco ha poi riferito del parere favorevole dato dall’Anci sullo schema di decreto della presidenza del Consiglio, riguardante l’approvazione del bando per presentare progetti, da parte dei Comuni, da inserire nel Piano nazionale per la qualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate. Nel sottolineare il «buon lavoro svolto» dagli uffici competenti dell’Anci «per migliorare un testo che in origine presentava molti punti critici», il sindaco di Catania ha ricordato che «entro il 30 novembre le città potranno presentare domande per progetti che possano rendere più vivibili aree ad alto disagio sociale. Parliamo di scuole, palestre, piste ciclabili, per cui il governo ha stanziato circa 200 milioni di euro. E’ un intervento di grande valore – ha rimarcato Bianco – in cui sono state contenute le nostre indicazioni di semplificazione e dove, sempre su nostra proposta, sono presenti due indicatori che incideranno nei parametri per l’accessibilità delle domande: l’indice di disagio sociale, ad esempio il numero di senza tetto e la presenza di migranti nei quartieri, e l’indice di disagio edilizio».

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