Un progetto per prevenire infarti e ictus

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Un progetto per prevenire infarti e ictus

Il sindaco di Catania, Enzo Bianco, e il direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Giorgio Santonocito, hanno inaugurato la settimana di Cardiologie Aperte e de “La Banca del Cuore”, ideata da ANMCO e Fondazione “per il Tuo cuore”. Presente il dottore Michele Gulizia, Presidente ANMCO.nn
«Sono lieto di presentare a Palazzo degli Elefanti – ha detto Enzo Bianco -, in sede istituzionale, un’inizativa che ha un grande valore sociale. Un’iniziativa che mi rende orgoglioso poichè ha il cuore e la mente nella città di Catania. Colgo l’occasione per ringraziare per l’ennesima volta il dottore Gulizia per la sua attività, il direttore Santonocito per la disponibilità con la quale accompagna progetti così importanti».
Tante le novità quest’anno, a partire dalla distribuzione di sette opuscoli informativi sulla prevenzione cardiovascolare, di cui tre su scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, comportamenti da seguire post-evento cardiaco. Testi che hanno l’obiettivo di sensibilizzare sui rischi per la salute cardiovascolare e diffondere la cultura della prevenzione e che saranno consegnati a tutte le persone che parteciperanno a Cardiologie Aperte: screening cardiologici gratuiti, momenti di incontro con gli esperti Cardiologi, dibattiti e attività di educazione sanitaria, consulenze in prevenzione primaria e secondaria, raccolte e concerti di beneficenza e tante altre iniziative.
I cardiologi ospedalieri ANMCO, l’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri presieduta dal dottore Michele Gulizia, e molte delle 600 strutture cardiologiche ospedaliere, aderiscono a queste attività e danno un importante contributo quotidiano al tema della sensibilizzazione e della prevenzione. Ogni giorno la lista si arricchisce di new entry.
Dopo il grande successo dello scorso anno, che ha fatto registrare la presenza di oltre 18.000 italiani (cardiopatici o solo in prevenzione) nelle Cardiologie aderenti, prosegue il progetto “La Banca del Cuore”: un registro elettronico in grado di raccogliere i dati clinici, dell’elettrocardiogramma e della pressione arteriosa di ogni cittadino italiano. Le informazioni raccolte sono conservate nella “cassaforte del cuore”, sempre disponibili e consultabili grazie al “BancomHeart”, una card gratuitamente rilasciata al paziente, che riporta le credenziali individuali per potersi connettere e vedere o scaricare il proprio elettrocardiogramma e i propri dati clinici: un User Id (il proprio codice fiscale) e una password segreta, conosciuta solo dal paziente perché “grattata” nella card personale.
Dallo screening preliminare delle card rilasciate è stato riscontrato che sui 18.000 elettrocardiogrammi effettuati, ci sono stati 231 casi (l’1,3%) di persone a cui sono state riscontrate anomalie a livello cardiovascolare che non sapevano di avere, tra cui pregressi infarti e fibrillazione atriale. Indice, questo, dell’importanza di iniziative come “La Banca del Cuore”, mirate alla sensibilizzazione e alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e delle complicanze spesso ad esse associabili come l’ictus cerebrale nel caso della fibrillazione atriale sconosciuta dal paziente
«E se l’importante messaggio del controllo della pressione alta (ipertensione arteriosa) è ormai ben veicolato – ha spiegato Michele Gulizia -, dall’analisi dei dati raccolti in base agli screening emerge che c’è ancora poca attenzione al controllo dei valori del colesterolo nel sangue (colesterolemia). Se consideriamo un campione statistico di persone della fascia di età compresa tra i 35 e i 74 anni – ha continuato Gulizia – nel quinquennio 2008-2012 il valore medio del colesterolo totale è aumentato sia negli uomini che nelle donne rispetto al periodo 1998-2002. Ciò si è riflesso sui valori medi di colesterolo LDL, passati da 128 a 133 per gli uomini, da 126 a 134 nelle donne. Anche la prevalenza di ipercolesterolemia totale e LDL è aumentata nei due generi».
Il lavoro di ANMCO quest’anno si concentra in particolar modo sulla sensibilizzazione rispetto ai valori lipidici del colesterolo LDL, noto anche come “colesterolo cattivo”. Il cosiddetto colesterolo alto, infatti, predispone le persone a un maggior rischio di infarti e ictus.

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