Cultura e Turismo. L’Assessore Licandro “Soddisfatto. Abbiamo le carte in regola”

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Cultura e Turismo. L’Assessore Licandro “Soddisfatto. Abbiamo le carte in regola”

Da quando domenica scorsa il primo cittadino di Catania Enzo Bianco ha annunciato sulla sua pagina Facebook il progetto riguardo una “filiale” del Museo Egizio di Torino proprio nella città etnea non si parla d’altro. Un’iniziativa di ampio respiro che ha subito destato l’interesse di tantissimi catanesi e dei media nazionali. Soddisfatto del clima culturale particolarmente vivace di cui sta godendo la città è anche l’Assessore ai Saperi e alla Bellezza Condivisa Orazio Licandro, il quale da poche ore ha esposto i dati relativi ai musei civici di Catania nel corso del seminario Anci a Roma “Le proposte dell’Anci per il rilancio del sistema dei Musei Civici”

Sul museo egizio già avete espresso plauso insieme al Sindaco per questo grandissimo progettto. In molti si sono chiesti se questa potrà essere anche un’opportunità lavorativa per chi ha competenze in merito

“E’ prematuro, ma è evidente che si tratta di una crescita dell’offerta culturale e non c’è dubbio che si presenteranno diverse opportunità e benefici sotto vari punti di vista come l’economia e il turismo. Come hanno ben capito alcuni esercenti di Via Crociferi, incontrati pochi giorni fa, entuasiasti di questa proposta”

Fra gli entusiasti i detrattori. Qualcuno rivendica lo stato di noncuranza dell’Anfiteatro romano. Possiamo fare chiarezza su i siti di competenza del comune e quelli di competenza regionale?

“Fra i musei civici, quindi di mia competenza, il Castello Ursino, il Museo Belliniano, e il Museo Emilio Greco. Proprio a Roma ho presentato alcuni soddisfacenti dati. Il Castello Ursino ha chiuso il 2015 con 98mila paganti, rispetto ai 25/26 mila degli anni precedenti. Gli incassi sono più che raddoppiati, si è passati dai 70 mila euro ai 190 mila euro del 2015, senza considerare chi è esonerato dal pagamento del biglietto. I musei civici di Catania rispettano gli standard europei, per cui sono aperti -orario continuato- dalle 9 alle 19, e in occasioni di particolari eventi come la notte bianca dei musei si effettua l’orario prolungato. Fra le novità introdotte ricordo la rimodulazione delle tariffe, eliminato l’orario di chiusura del lunedì, più servizi offerti come il Bookshop all’interno del Castello Ursino, e la Catania Pass. L’Anfiteatro romano è di competenza dell’Assessorato ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana

La polemica è sempre viva in merito. In che direzione l’assessorato da lei guidato si sta muovendo per rivalutare i beni e siti presenti sul territorio di Catania, ma non di sua competenza?

“E’ stata approvata in Giunta, e già al vaglio delle Commissioni del Consiglio Comunale, una convenzione fra l’Assessorato alla Cultura, il Comune di Catania, e l’Assessorato regionale ai Beni Culturali in modo che il Comune possa partecipare alla gestione e alla programmazione dei siti regionali e quindi anche dell’Anfiteatro Romano. Capisco che al turista e/o al cittadino importi poco di chi sia la competenza, per questo il mio auspicio è che chi si trova a visitare Catania possa trovare tutti i luoghi di interessi aperti”

A proposito di musei civici e iniziative qual è la strada che si sta percorrendo?

“Le mostre di alto profilo ospitate a Palazzo Platamone, le opere sui Silos, l’ultimo successo della mostra di Chagall e intere pagine dei quotidiani nazionali, dal Corriere della Sera al Sole24Ore dimostrano che siamo sulla strada giusta. Sono stati arricchiti dei luoghi che adesso sono dinamici e si relazionano con il territorio, e si è avviata una fase di fidelizzazione nei confronti dei visitatori. Anche diverse associazioni di guide turistiche ci stanno contattando per sposare questa nostra nuova visione di fare cultura. Sono soddisfatto, abbiamo le carte in regola”.

AZ

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