Il Consiglio comunale di Catania, presieduto da Francesca Raciti, ha approvato poco dopo la mezzanotte di ieri la delibera del nuovo contratto di servizio della società Sostare che così potrà gestire fino al 2020 la sosta a pagamento sugli stalli a strisce blu per conto del Comune.
La delibera prevede inoltre l’adeguamento Istat del costo della sosta – che è stato e resta il più basso d’Italia – di dodici centesimi. Le tariffe passano dunque da 75 a 87 centesimi di euro per ogni ora. Uniformate le differenze tra centro e periferia mentre i pass per i residenti è stato adeguato anch’esso all’incremento Istat e costerà poco più di 18 euro al mese.
Nelle altre città italiane le tariffe orarie sono, come detto, tutte più alte: a Roma da un euro a 1,20 euro, a Milano fino 1,20 anche nei giorni festivi, a Torino da zone a tariffa di 2,50 a 1,30. A Palermo un euro, a Bologna da uno a 2,40 euro, a Firenze da uno a 3 euro, a Napoli due euro la prima ora e 2,50 euro per le ore successive anche nei giorni festivi, a Bari da uno a due euro.
«La delibera – ha sottolineato l’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando – ha avuto un iter complesso, ma, superate alcune pregiudiziali dei singoli, l’Assemblea cittadina nel suo complesso ha saputo contribuire a dar vita a un documento equilibrato. Penso alle agevolazioni per le zone commerciali, con alcune strade in cui, per favorire il turnover di chi deve acquistare, il tempo di parcheggio sarà limitato a un massimo di due ore, come proposto da tutte le associazioni dei commercianti, al costo della sosta notturna nel centro storico che è stato diminuito fino a costare soltanto un euro per l’intera serata. Ma penso anche alle sanzioni ridotte quando il ticket è scaduto da poco».
Ci saranno inoltre voucher agevolati per i commercianti che potranno così favorire i propri clienti. Tutti gli emendamenti sono stati fatti propri dall’Amministrazione e hanno avuto l’apprezzamento dell’aula compreso quello per istituire un tavolo tecnico tra Comune, Università e Sostare che studi appositi abbonamenti per gli studenti universitari in alcune aree della città limitrofe alle sedi dell’Ateneo.
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