G7 in Sicilia. L’Assessore sardo Maninchedda:”Patria delle più forti organizzazioni criminali”

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G7 in Sicilia. L’Assessore sardo Maninchedda:”Patria delle più forti organizzazioni criminali”

Il G7, il “Gruppo dei 7” potenti del pianeta, si terrà in Sicilia nel 2017. Così pare abbia deciso il Premier Matteo Renzi, che giusto pochi giorni fa si è recato a Lampedusa. Forse, come sostiene il Sindaco di Catania Enzo Bianco, scelta “influenzata dal grande ruolo che la Sicilia ha svolto e continua a svolgere nell’accoglienza ai migranti e questo ci rende ancor più orgogliosi”. Infatti il fenomeno, ormai lontano dall’essere emergenza, è divenuto un problema costante e globale. Anche il governatore toscano Enrico Rossi (nei precedenti giorni si pensava alla città di Firenze) esprime il suo plauso inserendo questo cambio meta “in un solco di coerenza da parte del presidente del Consiglio Renzi che ha sempre tenuto un orientamento basato sulle idee costituzionali di accoglienza e di umanità”. Il programma e la sede, però, non sono ancora noti. Non vi è ancora, infatti, un comunicato ufficiale da parte del Governo ed è scattato il “toto-città”.

Diversi aspetti sono da tenere in considerazione. Innanzitutto l’aeroporto. Solo le piste di Catania e Palermo sono idonee per l’Air Force One americano, e magari proprio per la vicina Sigonella, Catania potrebbe essere prescelta. Altre indiscrezioni indicherebbero la città di Taormina per la presenza di strutture di alto livello, però forse troppo rischiosa in termini di sicurezza e ordine pubblico vista la sua vocazione turistica anche se il Sindaco Giardina si dichiara pronto.

Particolarmente dure e livorose sono invece le parole dell’Assessore ai lavori pubblici della Sardegna Paolo Giovanni Maninchedda: “La fuga del G7 da La Maddalena ha del clamoroso. I giornali dicono che andrà in Sicilia per ragioni di sicurezza. Allora: ci si sposta da una zona a rischio sismico nullo a una ad alto rischio; si va via da una regione che non ha fenomeni di criminalità organizzata di rilievo, almeno assimilabili a Cosa Nostra e alla ‘ndrangheta, in una regione che è la patria di una delle più forti organizzazioni criminali. Qui siamo di fronte a ragioni di potere, di puro potere”. Giusto nel novembre del 2015 il Presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru aveva dichiarato in aula “Siamo in attesa di un passaggio tecnico. Da parte del Governo c’è una forte intenzione di raggiungere questo obiettivo.  Ancora una volta la Sardegna è stata bypassata. Già nel 2009 Silvio Berlusconi spostò un altro importante evento, il G8, a L’Aquila lasciando nell’isola della Maddalena decadenti giardini, e strutture ricettive fantasma. Ma questa è un’altra storia.

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