ACIREALE – Si è concluso con il licenziamento il procedimento disciplinare a carico dei 15 dipendenti del Comune di Acireale sottoposti alle indagini della Procura di Catania. Stamattina nell’antisala consiliare al Palazzo di Città il sindaco Roberto Barbagallo e il dirigente Antonino Molino hanno comunicato alla stampa l’irrogazione della sanzione disciplinare, sancita dalla firma sulla determina del Settore Gestione del Personale.
«Oggi è un giorno difficile – ha dichiarato Barbagallo -. C’è amarezza per due motivi, perché oggi vengono licenziati 15 dipendenti e quindi vengono a mancare gli stipendi a 15 famiglie e amarezza perché quei dipendenti dovevano trovarsi sul posto di lavoro e non avrebbero dovuto infrangere il rapporto di fiducia con il Comune di Acireale, loro datore di lavoro, soprattutto in un momento storico sono tante le persone e i giovani disoccupati. I dipendenti hanno la responsabilità di essere sul posto di lavoro e di lavorare, non dovrebbero servire i dispositivi di controllo, è triste dover pensare che ognuno di noi non sia responsabile del lavoro che svolge, – ha dichiarato amareggiato, il sindaco-. Abbiamo seguito ciò che prescrive la norma Brunetta e oggi è stato completato tutto l‘iter procedurale con la determina di conclusione del procedimento disciplinare, che segue il lavoro della Commissione disciplinare. Ringrazio i componenti della Commissione, il dott. Molino, per l’enorme responsabilità, il dott. Antonio Alberti e il dott. Salvatore Patane per il lavoro svolto con grande attenzione».
«L’Ufficio procedimenti disciplinari ha lavorato in questi quattro mesi con grande scrupolo sugli atti della Procura. Sono provvedimenti corposi che richiedono un lavoro certosino, prima di applicare una sanzione tanto grave, di condanna a morte per il dipendente,- ha spiegato il dirigente del Comune di Acireale, Antonino Molino -. Abbiamo analizzato l’attività d’indagine svolta dal Commissariato di pubblica sicurezza di Acireale e vagliata dalla Procura etnea e sulla base della richiesta di applicazione di misure coercitive da parte della Procura, in cui si dava atto, passo dopo passo, delle posizioni, delle assenze, degli illeciti, dei fatti accertati dagli organi di polizia e abbiamo ritenuto che questi fatti avessero una determinata rilevanza disciplinare e, in applicazione del 55 quater, portassero all’applicazione del licenziamento».
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