CATANIA – Inaugurati stamane l’ampliamento dell’area partenze dell’aeroporto di Catania e la contestuale riqualificazione dei varchi di sicurezza, dove la maggiore disponibilità di superficie ha consentito di razionalizzare gli spazi per velocizzare e fluidificare i controlli da parte degli addetti alla security. Per i passeggeri in partenza, ulteriori servizi dedicati, per rendere più agevoli le fasi di controllo pre/post metal detector. Un intervento infrastrutturale particolarmente strategico che consentirà di aumentare del 30% il numero dei controlli di sicurezza ogni ora e quindi di aumentare la capacità dello scalo, dove il mese di giugno 2016 (con 691.463 passeggeri) registra un nuovo record di presenze, superiore persino a quello del 2014 (660.453); mentre il primo semestre 2016 vede un movimento complessivo di 3.404.689 passeggeri (nel 2014 erano fermi a 3.237.009).
Insieme al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, al sindaco metropolitano di Catania, Enzo Bianco, e all’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Pistorio, hanno tagliato il nastro il presidente e l’ad di Sac, Salvatore Bonura e Gaetano Mancini.
«Quello di Catania», ha dichiarato il presidente Crocetta, «è un aeroporto importante soprattutto per il numero di passeggeri, che cresce costantemente. Siamo in presenza di una fase molto positiva, anche perché negli ultimi due anni si è visto un incremento persistente dei flussi turistici, in particolare nella Sicilia orientale e in quella sud-orientale. Ne ho parlato col sindaco Bianco e con il presidente dell’Enac, Vito Riggio, e credo che Catania debba costituire un hub con Comiso, con ogni scalo specializzato in flussi diversi, lanciando un sistema aeroportuale ancora più forte di quello che abbiamo già».
Dal canto suo, il sindaco metropolitano di Catania, Enzo Bianco, ha evidenziato che «l’aeroporto di Catania cresce e cresce il turismo in tutta la Sicilia. I dati in nostro possesso sono estremamente positivi e confermano Fontanarossa come lo scalo aeroportuale più importante del Meridione. Naturalmente, oltre a lavorare per la seconda pista, che consentirà l’atterraggio di aerei di grandi dimensioni, bisogna pensare ad adeguare questa aerostazione, perché è evidente che non basta più. Lo spazio inaugurato oggi rappresenta un segnale molto importante perché l’area partenze comportava lunghissime file per i controlli e la situazione migliorerà, ma bisogna fin da subito pensare al futuro. E l’idea è quella di recuperare la vecchia aerostazione sistemandola in maniera adeguata».
Degli accordi in corso fra la Regione ed Rfi ha parlato Giovanni Pistorio, assessore regionale ai Trasporti. «Con Rfi», ha spiegato, «abbiamo chiuso un accordo del valore di 235 milioni di euro per l’interramento della linea ferroviaria di Bicocca, che consentirà la successiva realizzazione a Fontanarossa della seconda pista, più lunga della prima e adatta al decollo e atterraggio degli aerei intercontinentali».
Per il presidente della Sac, Salvatore Bonura, «l’ampliamento dell’area partenze va a incidere assai positivamente su un punto nevralgico del nostro aeroporto. Sicuramente saranno migliorati i tempi per i controlli di sicurezza. Va detto chiaramente che il +14.6% di crescita registrato da Fontanarossa nel 2014 nelle condizioni dell’area partenze precedenti l’inaugurazione odierna dell’ampliamento rappresentavano un limite massimo, che ora si può superare. È chiaro come una crescita costante e di peso sia il risultato di più fattori, ai quali si sta lavorando nel loro complesso, ma sicuramente questa estensione, nell’immediato, può contribuire a decongestionare un’area sensibile».
Dei dati di traffico ha invece parlato l’amministratore delegato di Sac, Gaetano Mancini, sottolineando come «dal 2014 al 2015 il segmento estero del traffico passeggeri sia passato dal 22% al 31%. In altri termini, l’aeroporto di Catania ha registrato una crescita di mezzo milione di stranieri in arrivo l’anno, dato che si è tradotto in ricchezza e sviluppo per i territori serviti dal nostro scalo, trattandosi mediamente di passeggeri con reddito procapite alto, che destagionalizzano più degli italiani. Palese l’effetto sull’economia locale, a partire dalle strutture del turismo e del commercio, che evidenzia il valore strategico di questa infrastruttura, sottolineata dalle odierne importanti presenze istituzionali, alle quali va nostro più sincero ringraziamento».
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