CATANIA – «La nostra politica di bilancio, perseguita con grande determinazione, assume una forma definitiva e si concretizza in questo nuovo Piano di riequilibrio finanziario». Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco dopo l’approvazione del documento programmatico da parte della Giunta che lo ha inviato al Consiglio comunale.
«Il nuovo Piano – ha sottolineato Bianco – traghetterà il Comune, nel medio periodo, da una condizione di squilibrio strutturale, con tensioni finanziarie che obbligavano a un ricorso a costose anticipazioni di cassa, a una impostazione rigorosa che punta sul contenimento della spesa, determinando l’ingresso in una fase nuova».
Il documento programmatico, come hanno sottolineato Bianco e l’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando, non prevede nuove tasse né aumenti di tributi e tariffe comunali, dai rifiuti alle mense scolastiche, né riduzione delle risorse dei Servizi sociali.
«Eppure – ha sottolineato Girlando – siamo riusciti a superare il drammatico taglio dei trasferimenti di Stato e Regione e la mancata previsione di potenziali debiti fuori bilancio, successivamente emersi, attraverso la programmazione di una serie di azioni coordinate che riguarderanno il taglio di spese superflue, la dismissione di beni comunali come alcuni immobili e la rete del gas, e la lotta all’evasione fiscale attraverso il miglioramento delle capacità di accertamento e riscossione».
«Senza voler dare colpe ad alcuno – ha aggiunto l’assessore al Bilancio – il vecchio Piano aveva due grosse criticità nelle previsioni. Si ipotizzavano tagli nei trasferimenti statali e regionali per 140 milioni di euro in dieci anni e invece questa somma è letteralmente raddoppiata diventando di 280 milioni. Si prevedevano poi passività potenziali per 8 milioni di euro. In realtà, ad oggi, questa cifra, che riguarda contenziosi del passato del nostro Comune, ammonta a 52 milioni di euro. E, in ragione della situazione delle liti pendenti, come vuole la legge, abbiamo finalmente istituito un fondo di garanzia per 35 milioni più, per maggiore cautela, ulteriori 20 milioni».
Girlando ha spiegato che queste cifre enormi saranno coperte attraverso varie azioni.
«Le principali – ha spiegato – riguardano le dismissioni immobiliari, dalle quali contiamo, prudenzialmente, di recuperare circa 45 milioni di euro a fronte di una stima complessiva del valore di circa 60 milioni. Dalla cessione della rete del gas, peraltro obbligatoria dal prossimo anno, ricaveremo 60 milioni. Dalla lotta all’evasione fiscale prevediamo poi di ottenere ogni anno 10 milioni in più rispetto a quanto originariamente previsto. E ciò in base anche ai dati consolidati. Anche le Partecipate diventeranno, finalmente, fonte di ricavi: dal 2017 daranno al Comune utili per 250.000 euro e dal 2018 dovrebbero salire fino a un milione all’anno».
Sul fronte dei risparmi, il costo del Personale scenderà, su base decennale, di 60 milioni di euro (dai 180 previsti nel precedente Piano a 243) soltanto in ragione del blocco del turnover. Nel 2018, poi, sarà conclusa l’operazione avviata dall’Amministrazione per la riduzione dei fitti passivi che passeranno dai 6 milioni e 200.000 euro del 2012 ai 500.000 euro del 2018. Il risparmio sarà dunque, nei dieci anni, di 40 milioni. Ovviamente, ha sottolineato Girlando, ci saranno anche diverse altre azioni di risparmio.
Soddisfazione per il nuovo Piano, che sarà illustrato nei prossimi giorni anche al mondo produttivo e sindacale, è stata espressa dal sindaco Bianco, che ha ringraziato sia l’assessore Girlando, sia il Ragioniere generale Massimo Rosso e con loro la Direttore generale Antonella Liotta e la nuova dirigente Clara Leonardi, per l’ottimo lavoro svolto.
“Certo – ha concluso Bianco – non tutto sarà risolto dal nuovo Piano di Riequilibrio. Penso per esempio alla necessità di intervenire sull’attuale costo dei mutui attraverso una rinegoziazione che lo renda più equo. Certo, potranno esserci turbolenze e ostacoli, ma abbiamo fatto un passo in avanti decisivo per condurre il Comune in acque tranquille”.
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