Manifestazione animalista con corteo

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Manifestazione animalista con corteo

CATANIA – Il 25 giugno scorso a Sangineto, un comune di 1300 abitanti in provincia di Cosenza, quattro ragazzi hanno torturato a morte un cane randagio, impiccandolo e bastonandolo. Mentre uccidevano il cane, i quattro hanno ripreso tutta la scena con il cellulare e il giorno dopo hanno postato il video su Facebook.

Questo gesto di estrema crudeltà nei confronti di un animale indifeso, ribattezzato Angelo, ha creato un profondo disagio e una profonda indignazione in molti comuni cittadini, attivisti e associazioni di volontariato a tutela degli animali

In tutto il Paese sono stati organizzati presidi, cortei e manifestazioni con lo scopo di chiedere alle autorità competenti che vengano applicate le norme contro il maltrattamento degli animali che prevedono secondo l’art 544 ter del Codice Penale una multa da 5 a 30 mila euro e la reclusione da 3 a 18 mesi per chiunque maltratti o sevizi un animale, la pena è aumentata della metà se viene provocata la morte dell’animale.

L’Associazione Anta Onlus, in collaborazione con Federfida, Animalisti Onlus, Cad Catania e Telestrada Press organizzano per sabato 24 settembre una manifestazione pubblica per rivendicare i diritti degli animali seviziati, maltrattati e uccisi, oltre ad Angelo, il cane randagio vittima a Sangineto, vogliamo ricordare il caso del cane trascinato per le strade a Paternò e il cane soffocato a Caltanissetta e insieme a loro tutte le vittime dell’ignoranza, della violenza e della barbarie di individui aggressivi e brutali.

Il corteo partirà alle 16,30 da Piazza Roma e si snoderà lungo la via Etnea fino a Piazza Università, dove giungerà intorno alle 20.

«Con questa manifestazione si vuole dare un segnale forte a chi commette violenza sugli animali. Chi ha sbagliato è giusto che paghi – ha dichiarato Cinzia Calabrese, presidente di Anta Onlus Catania –. Inoltre, chi assiste a gesti di violenza e maltrattamento nei confronti degli animali ha il dovere di segnalarlo alle forze dell’ordine che da parte loro hanno l’obbligo di intervenire – sottolinea Calabrese –. Chiediamo anche che il Governo inasprisca le pene per questi reati perché si fermi questa ondata di violenza nei confronti di animali indifesi».

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