ROMA – «L’analisi ha permesso di evidenziare che non sussistono le condizioni per un accesso al Comune di Catania». Lo ha affermato il prefetto di Catania, Maria Guia Federico, nel corso dell’audizione in commissione Antimafia relativamente a presenze di parenti di mafiosi nell’amministrazione comunale catanese.
«Per il Comune di Catania – ha spiegato il prefetto – come già anticipato al vicepresidente Fava, si è tenuta una riunione di coordinamento per prendere in esame alcuni articoli di stampa relativi a presunti elementi di vicinanza di consiglieri a parenti vicini a sodalizi mafiosi. Poi abbiamo ricevuto la relazione della commissione antimafia regionale e siamo andati oltre decidendo di effettuare con i vertici delle forze dell’ordine un monitoraggio per reperire elementi».
Il Prefetto ha concluso che alcuni «Rapporti di parentela riguardano consiglieri, comunali e di circoscrizione, sia di maggioranza che di opposizione ma nessuno di questi fa parte della giunta. Comunque allo stato non c’erano i presupposti e abbiamo continuato ad eseguire il monitoraggio».
L’ipotesi di una commissione di accesso sarà valutata solo per il quartiere di Librino.
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