CATANIA – Il rigore formale, l’incredibile conoscenza dell’arte e un’inaspettata dose di umorismo, insieme a Vittorio Sgarbi, sono state presenti al Romano Palace Hotel di Catania grazie ad una mirabile lectio magistralis. Nel noto albergo catanese già da qualche tempo è iniziato un percorso di incontri tesi a creare un nuovo habitat culturale, emozionale e soprattutto stimolo nel panorama culturale della città.
Vittorio Sgarbi arriva, infatti, dopo il Lama Jampa Phurba Dorjee, responsabile del monastero tibetano del Dalai Lama in Dharamsala, che ha scelto Catania, ospite del Romano Palace Hotel, per benedire la Sicilia col rituale della filosofia buddista del Mandala della compassione, condivisione, amore e pace, durante quattro giorni di preghiera e meditazione, incontrando personalmente centinaia di persone unite in preghiera.
In un’ora abbondante la sua lectio magistralis scorre con piacevolezza dopo una cena cinque stelle quanto a ricchezza e varietà, ma alla portata di tutti, per gli invitati all’incontro. E’ l’ironia sull’Italia di questi giorni che sorprende di certo più della sua, ormai, conclamata conoscenza nel campo dell’arte; quindi tra una stoccata a questo o a quel partito, il centro dei suoi ragionamenti è stato il nesso tra la bellezza e la Costituzione e la possibilità che la bellezza possa sempre più esser presente anche nelle istituzioni stesse, ne è la prova il suo ultimo libro “La Costituzione e la bellezza” che ha contestualmente presentato. L’incontro si è concluso con autografi e dediche ed ulteriori sorrisi, uno Sgarbi inaspettato, ma molto apprezzato dai presenti.
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