CATANIA – «Le iniziative di Matteo Renzi in Sicilia danno un’ulteriore spinta, anche nella nostra Regione, a favore del SI’. Occorre spiegare i vantaggi di una riforma necessaria per innovare il Paese. I Liberal PD che hanno costituito e stanno costituendo in tutta Italia i Comitati LiberalSI, sono mobilitati anche in Sicilia per questa battaglia di modernità». Lo afferma Enzo Bianco, presidente nazionale dei Liberal PD.
«Nei nostri comitati – ha detto il sindaco di Catania – abbiamo voluto coinvolgere esponenti della società civile, giovani, studenti, professionisti, medici, avvocati, sindaci e consiglieri comunali. C’è un deficit di conoscenza della riforma che dobbiamo colmare. Ecco perché occorre una mobilitazione diffusa nel territorio con iniziative piccole e grandi per parlare con i cittadini».
«Dobbiamo – ha detto il professore Giovanni Grasso, Ordinario di Diritto Penale all’università di Catania e coordinatore del comitato LiberalSI Libertà e Giustizia – contrastare chi vuole l’immobilismo, chi dice sempre NO e vuole lasciare tutto com’è. E’ necessario spiegare quanto importante siano i grandi vantaggi della riforma: semplificazione dell’approvazione delle leggi eliminando il bicameralismo perfetto; cancellazione del CNEL; diminuzione del numero dei parlamentari e dei costi della politica; eliminazione dell’attuale Senato creando una Camera delle Autonomie in cui tutti i territori, anche quello siciliano, siano rappresentati adeguatamente. Solo per fare alcuni esempi».
Concludono con un auspicio i coordinatori di alcuni Comitati siciliani LiberalSI, Belpasso (il sindaco Carlo Caputo), Catania Barriera (Pina Rapicavoli), Misterbianco (Francesco Cirnigliaro), Acireale (Nello Catalano), Catania Rapisardi (Maria Grazia Felicioli), Gravina (Fabio Ruggeri), Diritti (Antonietta Petrosino), Giovani (Federica Quattrocchi), Sanità (Francesco Santocono), Caltagirone (Maria Vittoria Alba), Catania Cibali (Mario Crocitti), Universitari (Giulio Seminara), Catania Centro (Alessandro Lo Presti), Catania Est (Silvia Rizzari) e ancora a Bronte, Giarre, Ramacca, Zafferana Etnea, Sant’Alfio, Santa Venerina, Trecastagni, Castel di Iudica: «Da trent’anni proviamo a riformare l’assetto istituzionale del nostro Paese, oggi finalmente possiamo e dobbiamo riuscirci».
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