Infostrada: l’incapacità di offrire un buon servizio

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Infostrada: l’incapacità di offrire un buon servizio

CATANIA – Avere in casa, oggi, una linea adsl perfettamente funzionante è un fatto di estrema importanza. Al di là che essa potrebbe essere usata anche per lavorare dal proprio domicilio, sono tante le esigenze che essa soddisfa nell’ambito della quotidianità di una famiglia italiana. Ma, al di là di tutto questo quando un cittadino, un utente, pago e anche lautamente, il servizio deve funzionare bene. Chi in questi giorni a Catania e nell’area della Città Metropolitana possiede ancora un abbonamento adsl con Infostrada sta patendo le pene dell’inferno. Il malfunzionamento del servizio continua ormai da circa un mese e nulla hanno potuto proteste, telefonate, minacce di disdette. Al di là del cortese, formale comportamento degli addetti al call center (magari dalla Romania con un italiano stentato), Infostrada non ha mostrato alcuna capacità tecnica di trovare una soluzione al problema. Ovviamente, la prima risposta è stata quella che loro non avevano alcuna colpa, che i problemi erano per un cattivo collegamento fatto dall’utente, che era il ruter che non andava bene. Quando tutto questo poi veniva verificato, anche con l’acquisto (poi rivelatosi perfettamente inutile) di un nuovo ruter, cominciavano allora le peripezie tecniche e le scalate sugli specchi. Risultato: il servizio continua a non funzionare. Una, dieci, venti, quaranta telefonate al call center per non ottenere nessun risultato: la linea continua a non funzionare. E non basta per nulla la frase accorata: «Non era mai capitata una cosa del genere». Non era mai capitata, vero, ma adesso si: è successo. Sia una, dieci, cento o mille le “vittime” di questo disservizio una soluzione dovrebbe essere trovata, e velocemente, da chi viene pagato per offrire invece un “buon” servizio. Alla faccia della mirabolante pubblicità che ogni giorno possiamo ammirare su tutte le televisioni. La realtà, triste, è ben diversa. Le cose non vanno bene. Forse per una piccola, minuscola minoranza, ma non vanno affatto bene. Inoltre, anche l’abbonamento sottoscritto, spesso, dopo confuse e poco chiare spiegazioni, viene modificato anche poco dopo averlo sottoscritto. Morale della favola: meglio dare un saluto di addio a Infostrada, un consiglio dato in punta di piedi ma con estrema convinzione, e rivolgersi altrove dove c’è la possibilità di trovare servizi migliori, cortesia, capacità di risposte adeguata e, soprattutto, un buon servizio che semplicemente funzioni.

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