“Io mangio limoni siciliani”

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“Io mangio limoni siciliani”

BRUXELLES – Nelle settimane scorse il Codacons era sceso in campo denunciando che i consumatori credevano di trovare sui banconi limoni siciliani invece acquistavano spesso limoni tossici provenienti da Paesi terzi. Dopo l’interrogazione alla Commissione Europea, presentata dall’eurodeputato siciliano Giovanni La Via, che denunciava la presenza, nei limoni importati dalla Turchia, di quantità di bifenile, sostanza utilizzata nella sintesi di alcuni fitofarmaci, di oltre 800 volte superiore alla soglia prevista dalla legislazione europea, il Codacons, proprio a tutela della salute dei consumatori, aveva lanciato una importante battaglia legale con la presentazione di un esposto ai Nas, ai Ministeri della salute e delle Politiche agricole, alle Procure della Repubblica e lanciato un appello alla Commissione Europea chiedendo maggiori controlli sulle importazioni.
«Ai Nas, al Ministro della Salute e al Ministro delle politiche agricole abbiamo chiesto – afferma Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons – di predisporre una immediata ispezione a tappeto volta a verificare quali Limoni siano entrati e stiano entrando in Sicilia, procedendo al sequestro di quelli che risulteranno pericolosi a causa del superamento del limite di bifenile, ma soprattutto ad attuare una politica volta a tutelare i prodotti della nostra terra e a garantire tutto il settore dell’agrumicoltura in primis siciliana e nazionale tutelandola dall’invasione di paesi terzi».
«Alle Procure – continua Tanasi – abbiamo chiesto, invece, di predisporre tutti i controlli necessari per accertare se possano evidenziarsi responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti a carico di tutti coloro che, soggetti pubblici e /o privati, addetti ad attività di controllo e vigilanza, dovessero risultare responsabili per il reato di cui all’art. 328 c.p. reato di rifiuto di atti d’ufficio. omissione; omesso controllo e vigilanza, reato contro la salute in violazione dell’art. 32 della costituzione, violazione della normativa in materia di sicurezza alimentare oltre al venir meno delle garanzie circa la qualità dei prodotti forniti agli utenti con violazione dei loro diritti, violazione del Made in Italy e ogni fattispecie criminosa che venisse individuata».
Nei giorni scorsi a Bruxelles si è svolto un vertice, alla presenza di Tanasi, per lanciare iniziative a tutela dei limoni siciliani e del made in Italy e denunciando che la Sicilia è una regione nella quale l’agrumicoltura gioca un ruolo strategico per la sua economia, eppure, da anni si assiste ad una vera e propria invasione di agrumi da paesi terzi. Tanasi ha inoltro presentato la campagna Codacons “Io mangio limoni siciliani”.

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