CATANIA – «Catania si candiderà a capitale italiana della Cultura per il 2020». Lo ha detto il sindaco Enzo Bianco al termine dell’incontro con il ministro della Cultura Dario Franceschini svoltosi nel Municipio catanese.
«Questa città – aveva detto poco prima il Ministro ai giornalisti – è una delle grandi capitali internazionali per cultura, bellezza, arte, per patrimonio architettonico e storico».
Bianco ha precisato che Catania «Ha tutte le carte in regola per mostrare al Paese e anche all’Europa quel che siamo riusciti a fare puntando sui nostri teatri, i nostri musei, i nostri beni culturali come elementi di attrazione».
Proprio questi temi erano stati discussi nell’incontro, alla presenza dell’assessore alla Cultura Orazio Licandro, del deputato regionale Nino D’Asero – in rappresentanza dell’assessore regionale Vermiglio -, e poi il sovrintendente del Bellini Roberto Grossi con il direttore artistico Francesco Nicolosi e Maria Rosa De Luca del cda, il direttore artistico dello Stabile Giovanni Anfuso e Orazio Torrisi come rappresentante dei teatri privati catanesi.
Il sindaco Bianco ha parlato della necessità di creare sinergie su servizi tecnici e amministrativi di Stabile e Massimo. Teatri che, come ha sottolineato il Ministro, rappresentano delle autentiche eccellenze e che, mettendo in moto questi meccanismi virtuosi, potranno essere premiati in quella Legge di riforma dello Spettacolo dal vivo alla quale il Governo sta lavorando.
Bianco e Licandro hanno poi parlato sia dei grandi risultati – un incremento da 22.000 a 120.000 visitatori all’anno – ottenuti in questi tre anni riguardo musei ed eventi culturali, sia di quella “Notte dei musei” che rappresenta il paradigma di quello che si sta facendo a Catania.
Il Ministro ha poi firmato, nel Salone Bellini, il Libro d’onore della Città, esprimendo “L’orgoglio e la gioia di essere a Catania, capitale d’arte, di cultura, di bellezza, di sToria”.
Subito dopo, lasciato Palazzo degli elefanti, il sindaco Bianco ha accompagnato Franceschini in una passeggiata tra alcuni dei siti più interessanti della città fino al Convento dei Crociferi che ospiterà dal prossimo anno, in un’ala vasta circa mille metri quadrati, una sezione staccata del Museo Egizio di Torino.
Un’iniziativa sulla quale il Ministro della Cultura aveva manifestato il proprio appoggio fin dall’incontro con Bianco e Licandro avvenuto a Roma il 25 febbraio scorso.
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