CATANIA – Un uomo di cultura del calibro di Nino Milazzo, artisti di prima grandezza come gli attori Marcello Perracchio e Manuela Ventura, il flautista Giovanni Roselli e la scenografa Angela Gallaro Goracci, la neonata e sorprendente Junior Orchestra TVB: lungo e blasonato è l’elenco dei premiati della XV edizione del prestigioso riconoscimento intitolato a Domenico Danzuso, grande giornalista, storico e critico teatrale catanese, scomparso nel 2000. Ad organizzare il premio, dedicato ad una delle figure più rappresentative della vita culturale etnea del dopoguerra e nato da un’idea lanciata dalla Società Catanese Amici della Musica insieme al Lions Club Catania Host, sono da quest’anno – oltre alla stessa Scam e al citato sodalizio lionistico di cui Danzuso fu a lungo membro – i due maggiori teatri pubblici catanesi, ossia il Bellini e lo Stabile, il Teatro Brancati, l’Accademia di Belle Arti e l’Istituto di Storia dello Spettacolo siciliano, con il patrocinio del Comune di Catania. Un’ampia partecipazione per seguire l’indicazione della famiglia di Domenico Danzuso di affidarne il ricordo all’intero mondo culturale cittadino.
Attribuito negli anni ad artisti di fama il premio è espressione di entrambe le passioni di Domenico Danzuso, che fu egualmente diviso tra la prosa e il teatro musicale, lirica e danza. Un’eredità tenuta viva nel corso degli anni anche grazie all’opera della moglie Lina Polizzi Danzuso, madrina dell’evento. I nomi dei premiati – che riceveranno il riconoscimento nel corso di una serata che prenderà il via alle 18,30 di sabato 10 dicembre nel Teatro Sangiorgi – sono stati resi noti dalla giuria composta dal regista Maurizio Scaparro, dal critico teatrale Andrea Bisicchia, dal presidente della Scam Giuseppe Montemagno, dal direttore artistico del Bellini Francesco Nicolosi, dal regista e produttore Orazio Torrisi, dal regista Giovanni Anfuso, dal presidente del Lions Club Catania Host Giuseppe Fichera, dal direttore dell’Accademia di Belle Arti Virgilio Piccari e dal presidente dell’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano Enzo Zappulla.
Il coordinamento organizzativo del Premio è curato da Vittoria Napoli La Rocca, mentre la conduzione della serata sarà affidata a Marina Cosentino. Interverranno il commissario straordinario dello Stabile Giorgio Pace e il sovrintendente del Teatro Bellini Roberto Grossi; quest’ultimo ritirerà il premio per la Junior Orchestra TVB, anche nella veste di presidente del “Sistema delle Orchestre e Cori giovanili”. Presenzierà, come ogni anno, Mario Ciancio Sanfilippo, direttore ed editore del quotidiano “La Sicilia”, di cui Danzuso fu il critico ufficiale per oltre mezzo secolo.
Nell’albo d’oro del premio nomi prestigiosi della prosa, da Gabriele Lavia a Mariano Rigillo, da Pippo Baudo ad Andrea Camilleri, da Lucia Poli ad Anna Foglietta, da Luigi Lo Cascio a Vincenzo Pirrotta e Luca Lazzareschi, passando dagli straordinari attori della nostra tradizione – Leo Gullotta, Tuccio Musumeci, Pippo Pattavina, Guia Ielo, Mimmo Mignemi, Angelo Tosto, Alessandra Costanzo – e dai giovani interpreti siciliani che hanno avuto grande sbocco anche nel cinema, da Donatella Finocchiaro a Barbara Tabita a David Coco.
Nomi di risonanza nazionale e internazionale anche in campo musicale, dal pianista Francesco Nicolosi, attuale direttore artistico del Bellini, al pianista Giovanni Cultrera, dal violoncellista Wladimir Pavlov al violinista Vito Imperato, dai bassi Simone Alaimo e Carlo Colombara al soprano Donata D’Annunzio Lombardi.
Una speciale sezione del premio è stata inaugurata lo scorso anno con il riconoscimento assegnato ad Emilia Costantini, giornalista, scrittrice e critico del “Corriere della sera”, per sottolineare l’importanza della critica teatrale, che Domenico Danzuso ha onorato con le sue preziose recensioni. Oltre agli articoli pubblicati sul quotidiano La Sicilia e le più rinomate riviste del settore (“Sipario”, “Prima Fila”, “Hystrio”), si devono a Danzuso i più importanti contributi sulla storia teatrale etnea, come testimoniano i volumi “Musica, musicisti e teatri a Catania”, “Memorie storiche del Teatro Massimo Bellini”, “Cento giorni di teatro”. Un impegno a 360 gradi, sottolineato da prestigiosi riconoscimenti, come il premio Flaiano, la Lente d’oro per la critica drammatica e il Randone.
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