Il Natale catanese decorato con le creazioni di Thun

CATANIA – «Sono felice che la Fondazione presieduta dal conte Peter Thun abbiano scelto oltre a Roma e altre cinque città anche Catania per questa splendida iniziativa». Lo ha detto il sindaco Enzo Bianco intervenendo alla manifestazione attorno all’albero di piazza Università, decorato quest’anno anche con i manufatti realizzati nei laboratori di ceramicoterapia realizzati dall’onlus di Bolzano con i piccoli pazienti del reparto di Ematologia oncologica pediatrica del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania.
«Sono felice che quest’albero di Natale – ha aggiunto Bianco – che è un albero di luce e quindi di speranza, abbia ornamenti di altissimo valore simbolico perché riproducono speranze e sogni di bambini e ragazzi che soffrono. Bimbi che escono da un viaggio terribile e io vorrei far sentire loro la vicinanza della città. Grazie dunque alla Fondazione e al conte Thun per questo magnifico dono che hanno fatto a Catania. E la nostra città saprà rispondere alla grande».
Oltre a Roma, dove le decorazioni orneranno, in piazza San Pietro, l’albero di Papa Francesco, altre cinque installazioni della Thun si trovano a Bolzano, Merano, Padova, Cagliari e Cosenza.
La Fondazione contessa Lene Thun conta oltre duecento volontari in tutt’Italia coinvolti nei laboratori di ceramicoterapia.
Alla manifestazione di piazza Università, condotta da Sarah Donzuso, erano presenti, oltre al conte Peter Thun – che ha ringraziato Catania «per il suo grande cuore»- , il direttore generale del Policlinico Paolo Cantaro, il direttore del reparto di Ematologia oncologica pediatrica Giovanna Russo, la psicoterapeuta Cinzia Favara e la piccola Chiara, autrice di una meravigliosa decorazione. La serata è stata un’autentica festa, un momento di gioia condivisa nella magnifica cornice del nostro centro storico Patrimonio dell’Umanità, con videomapping sugli edifici barocchi, e, sul grande schermo di piazza Università l’esibizione della sand artist Stefania Bruno. La manifestazione si è conclusa con un brindisi augurale e con l’esibizione di un applaudito gruppo gospel.