CATANIA – Cinquant’anni di dedizione e di impegno sociale: un operato lungo mezzo secolo iniziato nel lontano 1966 e segnato dalla costante azione sul territorio etneo da parte di numerosi volontari, al fine di promuovere e diffondere i valori fondanti di AVIS Catania (Associazione Volontari Italiani Sangue). Solidarietà, altruismo, condivisione ma anche umorismo che invita alla riflessione: sono questi i temi che il presidente Carlo Sciacchitano ha voluto enfatizzare durante l’evento “Avis incontra i Donatori”, che ieri sera al Teatro ABC ha concluso il ciclo di appuntamenti dedicato alla celebrazione dell’anniversario dell’associazione catanese.
Un importante traguardo declinato in uno spettacolo di oltre due ore, scandito sul palcoscenico dalla comicità irriverente del noto attore Gino Astorina, dal sound della energica band François e le Coccinelle, e dai ricordi storici più significativi di Avis. Una serata speciale in piena atmosfera natalizia, che ha visto coniugare perfettamente il clima festoso e conviviale con la lunga tradizione dei volontari catanesi, ripercorrendo insieme a Marcello Romano (past president e figlio del fondatore Ennio Romano), Dario Genovese (delegato nazionale Avis Sicilia), Mario Lombardo (direttore del centro trasfusionale dell’Ospedale Cannizzaro) e Nello Catalano (direttore Clinica Morgagni) le tappe più importanti, i cambiamenti e le iniziative che hanno permesso di chiudere l’anno 2016 con un trend positivo sia in termini di donazioni del sangue, sia di nuovi associati che aderiranno non appena raggiunta la maggiore età.
«La generosità dei donatori, sempre più numerosi e affezionati, e l’impegno dei nostri volontari – spiega con emozione il presidente Sciacchitano – hanno contribuito notevolmente a diffondere una maggiore consapevolezza sull’importanza della donazione del sangue nel nostro territorio: quest’anno la nostra famiglia di “eroi” si è allargata, registrando un aumento in sede di donazioni del 2,5% rispetto all’anno passato».
Un attivismo reale e concreto testimoniato, durante la serata, dalla tradizionale premiazione – con la consegna di attestati di benemerenze – ai donatori e agli “avisini” che hanno fatto tesoro del messaggio di solidarietà e impegno sociale dell’associazione: oltre ai premi “Rame”, “Argento” e “Oro”, sul palco sono stati assegnati cinque “Oro Con Rubino” (30 anni di iscrizione e 60 donazioni) e un “Oro con Smeraldo” (40 anni di iscrizione e 100 donazioni) a Carmelo Tattaresu.
«L’informazione, la sinergia con enti e associazioni locali, i momenti di incontri come questi, diventano gli strumenti più efficaci per abbattere il muro della paura, dell’indifferenza e purtroppo dell’ignoranza – conclude Sciacchitano – che ancora oggi è presente nella nostra società. A tutte le generazioni dobbiamo far capire quanto sia fondamentale aiutare il prossimo: non esiste gesto più bello che dare il proprio contributo e salvare almeno tre vite attraverso una semplice donazione».
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