CATANIA – «La montagna ha partorito un topolino. Una normalissima operazione di propaganda politica, già sentita e risentita». Così i capigruppo di maggioranza Alessandro Porto (Con Bianco per Catania), Giovanni D’Avola (PD), Daniele Bottino (Primavera per Bianco), Giuseppe Musumeci (Articolo 4), Giovanni Marletta (Catania 2.0) definiscono le dichiarazioni rilasciate dagli esponenti di Fdl-An nel corso di una conferenza stampa, «a cominciare dalla provocatoria presentazione di un Prg che, da loro stessa affermazione, non è che la fotocopia di quello del 2012, pur sapendo perfettamente che l’Amministrazione comunale ha già trasmesso al Consiglio comunale la variante del centro storico, ha approvato il regolamento edilizio e ha avviato il tavolo tecnico per la pianificazione urbanistica metropolitana come previsto dalla nuova legge regionale».
«Da parte di FdI – dichiarano Porto, D’Avola, Bottino, Musumeci e Marletta – a giudicare dal loro comunicato-fiume concepito, nella migliore tradizione della propaganda, solo per cercare di occupare quanto più spazio possibile sui mezzi d’informazione, vengono affermazioni confuse e accuse poco chiare e contraddittorie. Apprendiamo che Messina, Balsamo, Borgese e gli altri responsabili catanesi di Fratelli d’Italia avrebbero voluto la sede dell’Autorità portuale non a Catania ma ad Augusta, evidentemente per non dare il merito ad Enzo Bianco. È imbarazzante notare come chi dice di voler fare gli interessi della città tifi contro una importante conquista del nostro territorio per calcoli politici di bottega».
«Il consigliere Messina – continuano – solleva alcune questioni interessanti: parla di moralità e di intercettazioni finite o che potrebbero finire sulla stampa e di alcune aziende di cui dichiara di conoscere bene i problemi. Ma tutto in maniera sorprendentemente generica. Convocare una conferenza stampa per non dire nulla è bizzarro. Consigliamo a FdI di riprovare la prossima volta».
«Insomma – concludono i capigruppo di maggioranza – il fine è quello di invelenire gli animi con un fiume di opinioni basate su nessun fatto concreto. Il consigliere Messina continua a interpretare la stessa parte in commedia da anni: ieri faceva l’oppositore di Stancanelli salvo poi candidarsi insieme a lui, oggi attacca Bianco a tutti i costi per avere un po’ di visibilità. Siamo certi che i cittadini sapranno ben giudicare questa interpretazione. Noi invece pensiamo ad altro. Il sindaco Bianco e la maggioranza che lo sostiene dopo aver ereditato Catania in predissesto, lavorano per cambiare una città che ha mille problemi ma sta cominciando a venirne fuori con grande dignità: dalla metropolitana, ai diritti civili, dagli enormi passi avanti sul turismo al Museo egizio, dall’avvio della raccolta porta a porta fino ai finanziamenti recuperati per un miliardo di euro che ci permetteranno di cambiare profondamente il volto della città. Una grande capitale europea del Mediterraneo».
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