L’Amt dice “no” a Sergio Marchionne: torna Lungaro

Home Politica L’Amt dice “no” a Sergio Marchionne: torna Lungaro
L’Amt dice “no” a Sergio Marchionne: torna Lungaro

CATANIA – Sembra incredibile ma a capo dell’Azienda Metropolitana Trasporti di Catania non potrebbe stare Sergio Marchionne, il presidente di Fiat Chrysler Automobiles, quello che pochi giorni fa ha fatto colazione alla Casa Bianca insieme al presidente Trump parlando del futuro dei trasporti negli Stati Uniti. Infatti, l’articolo 22 dello statuto dell’Azienda, approvato nel 2011 dalla giunta allora guidata dal sindaco Stancanelli, prevede che il presidente, oltre ai vari requisiti previsti per legge, dovesse essere in possesso di “un titolo di studio adeguato all’attività dell’organismo interessato”. Marchionne ha due lauree, una in Filosofia e una in Giurisprudenza, e quindi non potrebbe guidare l’Amt, forse neppure uno dei suoi autobus. Questo, con un’interpretazione faziosa e di parte, secondo alcuni pedanti interpreti epigoni di quella scelta fatta oltre un lustro fa.
A questo punto, poiché La Rosa ha senza dubbio meno titoli di Marchionne, nonostante gli “inutili” appelli dei lavoratori affinché rimanesse, Carlo Lungaro torna presidente dell’Azienda metropolitana trasporti affiancato da due figure di considerevole rilievo come Daniela Baglieri e Sebastiano Gentile. I componenti del nuovo Consiglio d’amministrazione sono stati indicati nel corso di una seduta straordinaria dell’Assemblea dal socio unico, il Comune di Catania.
Lungaro, dottore commercialista, ha una lunga carriera da manager, è già stato presidente dell’Amt e vicepresidente nazionale della Federtrasporti. Daniela Baglieri, presidente della Sac, è ordinario di Economia e gestione delle imprese dell’Università di Messina, è componente del Direttivo dell’Assoaeroporti. Sebastiano Gentile, ingegnere con una lunga carriera nel settore dei trasporti, è dal 1980 direttore della Ferrovia Circumetnea.
«Tra le nostre priorità – ha detto il presidente Lungaro – ci sono il mantenimento dello stato di salute dell’azienda e l’approvazione del nuovo Statuto della società con quelle modifiche imposte dalle nuove normative sulle Partecipate».
L’assemblea era stata convocata la settimana scorsa dall’ex presidente Puccio La Rosa contestualmente alle dimissioni sue e della consigliera Raffaella Mandarano. Entrambi, con Lungaro, che faceva parte anche del precedente cda, erano stati indicati il 22 settembre dello scorso anno. La Rosa e la Mandarano, a seguito della complessa vicenda dei requisiti, si erano dimessi, con l’apprezzamento del sindaco Bianco per il lavoro svolto e la sensibilità dimostrata, per consentire all’Assemblea dei Soci di adottare in tempi brevi le modifiche allo Statuto societario imposte dalle nuove normative sulle Partecipate.

Condividilo:

Lascia un commento