CATANIA – «Passare dai progetti e dai patti firmati ai cantieri che si aprono». Questo, secondo il sindaco di Catania Enzo Bianco, il senso del secondo incontro di monitoraggio sull’attuazione del “Patto per Catania” dopo quello del 12 gennaio scorso, svoltosi nel Palazzo degli elefanti alla presenza del ministro della Coesione territoriale e del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, inviato dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni dopo la sua visita di qualche giorno fa. De Vincenti, incontrando i giornalisti, ha detto che «Il “Patto per Catania” sta andando avanti bene: ci sono lavori che sono già partiti, altri che stanno per partire, bandi che sono già in fase di predisposizione».
«Con Catania – ha aggiunto De Vincenti – siamo già a buon punto: la banca dati unitaria è stata predisposta e abbiamo mandato indicazioni su come si caricano le schede». Queste riguardano il monitoraggio e vanno inserite nella banca dati centrale del Ministero dello Sviluppo economico.
«Poiché le risorse sono già disponibili – ha detto il Ministro – a brevissimo ci saranno i fondi, con l’anticipo del 10%, visto che ci sono già dei lavori in corso, mentre sono in fase di predisposizione bandi importanti sulla riqualificazione urbana e sulla portualità».
Tra questi ultimi, come ha sottolineato Bianco, i lavori per il rifacimento della mantellata del Porto, sul molo foraneo, che valgono 50 milioni di euro e «rappresentano un’opera di grande importante per la realtà catanese».
«Al presidente del Consiglio Gentiloni – ha ricordato il sindaco di Catania – durante la sua visita nella nostra città ho chiesto una mano, per risolvere quelle lungaggini burocratiche e quelle difficoltà amministrative che rischiano di far ritardare ancora l’avvio dei lavori. E il governo mi sta aiutando».
Bianco ha poi fatto il punto della situazione sul “Patto per Catania” spiegando che «ci sono già le prime quattro aggiudicazioni, gare per la messa in sicurezza di diciannove scuole della città, e l’operazione sarà completata entro il settembre del 2017, data d’inizio del prossimo anno scolastico».
«Abbiamo inoltre – ha aggiunto – i bandi di gara per le prime opere della Zona Industriale, e da parte nostra c’è una particolare attenzione su questo tema. Ad andare in gara prestissimo sarà la realizzazione della caserma dei Carabinieri e, subito dopo, sarà la volta dell’illuminazione pubblica, della rete idrica e del rifacimento delle strade».
«Contemporaneamente – ha aggiunto il sindaco di Catania – ho chiesto al ministro De Vincenti di darci una mano per risolvere la questione relativa alla rete fognaria, che rappresenta la parte più rilevante del Patto per Catania perché si tratta di 400 milioni di euro su un totale di circa 750. Un commissario sta per essere nominato dal Consiglio dei ministri, intanto noi andiamo avanti con la progettazione esecutiva in modo da non perdere tempo».
Il secondo incontro di monitoraggio si è protratto per oltre due ore, con un confronto serrato. Erano presenti, oltre al Sindaco, al Ministro e alla prefetto di Catania Silvana Riccio, la direttore generale del Comune Antonella Liotta e il dirigente Fabio Finocchiaro – rispettivamente coordinatore e referente tecnico del Patto – e tutti i responsabili del Comitato di indirizzo. Presenti anche gli assessori Salvatore Andò, Luigi Bosco, Rosario D’Agata, Salvo Di Salvo, Orazio Licandro e Valentina Scialfa, che hanno illustrato i progetti – tra cui quello degli orti urbani – e il capo di Gabinetto Beppe Spampinato. Il Ministro ha dichiarato la propria soddisfazione per il lavoro di squadra e le sinergie che si sono stabilite tra i rappresentanti del Ministero e quelli del Comune di Catania.
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