CATANIA. Sicurezza in evoluzione, questo il tema della VIII Giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri, tenutasi ieri pomeriggio nella sala “Concetto Marchesi” di Palazzo della cultura.
«Un argomento – ha affermato Michele Cristaudo, presidente di Federarchitetti Catania – che è bene approfondire di anno in anno. Oggi, quando si parla di sicurezza, non si può prescindere dai nuovi sistemi costruttivi e conseguenti metodologie di lavoro. Nel campo della prefabbricazione, ad esempio, siamo distanti da altre realtà italiane ed estere. Crisi e arretratezza ci rallentano, facendoci rimanere legati a calce e mattoni. In questi otto anni – ha concluso – la nostra associazione sindacale si è occupata della salvaguardia dei lavoratori. Questa, diventa possibile solo se già in fase di progettazione si tenta di prevedere ciò che potrebbe verificarsi durante l’esecuzione dei lavori. Quindi: prevenzione innanzitutto».
Professionisti, tecnici e istituzioni si sono confrontati su aspetti normativi, ruoli e controlli, ma anche sulla poca attenzione riservata all’argomento, da parte delle facoltà locali di Architettura e ingegneria. «Me ne rammarico, perché così facendo non si contribuisce alla formazione dei futuri professionisti – il pensiero dell’ingegnere Antonio Leonardi -. Si ratta di una questione che andrebbe affrontata con maggiore serietà. Così come l’aggiornamento, di chi professionista lo è già, che non deve mai essere trascurato».
La proiezione del Progetto Pilota di Porta Nuova Garibaldi a Milano, da parte dell’ingegnere Giuseppe Gaspare Amaro, CEO della Gae Engineering Srl, ha sollevato un altro problema: la ricerca del ribasso continuo, in materia di gare di appalto. Spesso in antitesi con la qualità del lavoro. «A causa di una legislazione – la chiosa dell’onorevole Giovanni Pistorio, Assessore regionale delle Infrastrutture e Mobilità – che, giocando al ribasso, ha finito per mortificare il lavoro dei professionisti».
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