(CLICCA SULL’IMMAGINE PER VEDERE IL FILMATO) I Sindacati hanno sottolineato la grande disponibilità del ministro Delrio in particolare per il completamento anticipato dei lavori del Porto di Genova e apprezzato la proposta del Sindaco di un tavolo per le aziende in crisi che consentirà di valutare, come in questo caso i crediti della Tecnis, e l’interessamento per i lavori su Roma Capitale. Tutte queste azioni consentirebbero a Tecnis di poter avere la liquidità necessaria per affrontare la fase di transizione che sta attraversando salvaguardando i livelli occupazionali.
A margine dell’inaugurazione della nuova tratta della Metropolitana di Catania si è svolto un incontro per parlare del futuro della Tecnis – del Gruppo fa parte la società consortile Metro Catania 2013 che ha realizzato l’opera – al quale hanno preso parte il ministro Graziano Delrio, il sindaco Enzo Bianco, l’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pistorio, il prof. Saverio Ruperto, che è stato commissario della Tecnis, il prefetto di Catania Silvana Riccio e i rappresentanti dei Sindacati: Giovanni Pistorìo della Fillea Cgil, Nunzio Turrisi della Filca Cisl e Antonino Potenza della Feneal Uil. La Tecnis vive un delicato momento di transizione, perché è imminente la riassegnazione dei beni ai soci, e il ruolo dei lavoratori è ancora una volta fondamentale.
I Sindacati hanno sottolineato la grande disponibilità del ministro Delrio in particolare per il completamento anticipato dei lavori del Porto di Genova e apprezzato la proposta del Sindaco di un tavolo per le aziende in crisi che consentirà di valutare, come in questo caso i crediti della Tecnis, e l’interessamento per i lavori su Roma Capitale. Tutte queste azioni consentirebbero a Tecnis di poter avere la liquidità necessaria per affrontare la fase di transizione che sta attraversando salvaguardando i livelli occupazionali.
“Per quanto ci riguarda – hanno spiegato i sindacalisti – ci riteniamo particolarmente soddisfatti per l’incontro di oggi, nel corso del quale abbiamo potuto percepire il particolare interesse delle istituzioni presenti nei confronti della vertenza rappresentata e della comunità coinvolta. Il problema è che la Tecnis si è di certo liberata dal fardello del debito ma soffre di una crisi di liquidità. Mancano all’appello quasi 40 milioni di euro di incassi per l’inerzia delle amministrazioni debitrici. Le nostre preoccupazioni rispetto all’occupazione attuale e alla occupabilità futura dei dipendenti del colosso delle costruzioni catanesi, sono molto forti. In queste condizioni qualsiasi sforzo fatto potrebbe essere vanificato e potrebbe venire meno l’occupazione in tanti delicatissimi cantieri i cui lavori sono in fase avanzata o i cui lavori dovrebbero avere inizio da un momento all’altro. Ricordiamo che è di circa 1.300 mln il volume delle commesse in portafoglio lavori”.
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