CATANIA – «Per chi visiterà Catania nel periodo pasquale siamo riusciti a mettere in campo un’offerta culturale molto ampia e variegata». Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco nel corso di un incontro con i giornalisti nella Sala Giunta di Palazzo degli elefanti che ha preso lo spunto da due classifiche che danno la città etnea come importante meta turistica per la festa più importante del periodo primaverile.
«Secondo Skyscanner – ha detto Bianco – dopo Londra, New York e Amsterdam, la quarta città al mondo come destinazione preferita per le vacanze pasquali è Catania, che precede Parigi e Barcellona. Ma anche nella classifica 2017 di eDreams sulle destinazioni più popolari tra i viaggiatori europei Catania risulta al sesto posto in Italia. Parliamo ovviamente di prenotazioni aeree nel nostro aeroporto, che serve la Sicilia orientale e non solo, se pensiamo ad Agrigento. Ma a essere attrattiva è anche Catania che, prima, non era mai stata città turistica. Oggi invece pullula di visitatori e questo significa anche l’apertura di bar, ristoranti, bed and breakfast e alberghi. Una città che torna a vivere, insomma, e non grazie a colossali investimenti promozionali, ma al passaparola, alle sue bellezze e alla capacità di accoglienza. Chi visita Catania scopre una città molto più bella di quanto non si aspettasse, tra affascinanti monumenti barocchi, buon cibo, sole e mare: una sorpresa. Per questo abbiamo costruito un’adeguata offerta culturale».
A proposito di sorprese, il Sindaco ha sottolineato come, durante la preparazione della mostra, nel Castello Ursino, organizzata dall’assessorato alla Cultura e dedicata alle Collezioni Benedettine, sia stata trovata nei depositi, «sostanzialmente dimenticato da anni, un piccolo ma bellissimo autoritratto di El Greco».
«Il quadro – ha concluso Bianco – è già esposto e diventerà una preziosa parte della collezione del Castello Ursino. Intanto, visitatori e turisti, potranno ammirarlo già da subito».
«L’Amministrazione – ha sottolineato l’assessore Licandro, rispondendo alle domande dei giornalisti – organizza ben cinque mostre in due diversi siti. Nel Palazzo della Cultura ci sono quella dedicata a Escher, che ha numerosissimi visitatori, e quella di sculture di quel raffinato artista etneo che è il maestro Dino Cunsolo, e altre tre sono nel Castello Ursino. Si tratta di una mostra su Warhol, piccola ma molto apprezzata, e due dedicate a collezioni espressione del patrimonio culturale della città. La prima, curata dal prof. Guzzetta, segna il ritorno delle monete antiche, che non si vedevano dagli anni Trenta del secolo scorso. La seconda, inaugurata ieri, curata da Barbara Mancuso e realizzata con la collaborazione del Disum, narra di questi eruditi benedettini ai quali dobbiamo il concetto di museo come oggi lo concepiamo. Collezionavano tutto, dalle opere d’arte ai documenti antichi, reperti, e altro. E la loro storia è illustrata magnificamente».
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