Sette sindaci siciliani a rischio decadenza

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Sette sindaci siciliani a rischio decadenza

ROMA – «L’Anci chiederà al Governo nazionale di valutare un’impugnativa della legge regionale siciliana sulla decadenza dei sindaci». Lo ha detto Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’Associazione dei Comuni, dopo che, nel corso della riunione di oggi a Roma del Consiglio Direttivo di Anci, il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano, ha affermato che già nelle prossime ore vi è il fondato rischio che, con decreto del Presidente della Regione siciliana, venga dichiarata la decadenza dei sindaci e delle giunte di ben sette comuni dell’Isola: Casteldaccia, Calatafimi Segesta, San Piero Patti, Castiglione di Sicilia, Valdina, Monforte San Giorgio e Monterosso Almo. Questa è la conseguenza immediata di una modifica introdotta con una norma regionale di interpretazione autentica (art. 2 della l. r. 29 marzo 2017, n. 6) che ha sancito, con effetto retroattivo, il principio secondo il quale la decadenza del Consiglio comunale determina automaticamente anche la decadenza di Sindaco e Giunta.
«La vicenda assume particolare gravità – ha detto Bianco – se si considera che la principale causa di decadenza è determinata dalla mancata approvazione dei Bilanci nei termini, e che la stragrande maggioranza dei Comuni siciliani ha approvato in ritardo i bilanci 2016 e non ha ancora potuto approvare il previsionale 2017. Anci chiederà di porre questa norma regionale, che sta determinando un gravissimo stravolgimento delle scelte democratiche dei cittadini, all’ordine del giorno della prossima Conferenza Stato-Città, per valutare se non ricorrano le condizioni per un’impugnativa da parte del Governo nazionale di una legge che appare già di primo acchito palesemente incostituzionale».

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