“Il tempo del raccolto”: Urbanistica

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“Il tempo del raccolto”: Urbanistica

CATANIA – Riqualificazione più partecipazione uguale rigenerazione. Questa l’equazione proposta dall’Amministrazione comunale di Catania che oggi in un luogo simbolo della città, la piazza del quartiere di San Berillo vecchio, intitolata alla scrittrice Goliarda Sapienza, ha proposto il quarto incontro di approfondimento tematico “Il tempo del raccolto”, seguito a quello generale dell’aprile del 2016 e a quelli dedicati a Welfare, Lavori pubblici e prevenzione sismica, e Cultura dell’otto aprile scorso.
Con questi appuntamenti l’Amministrazione comunale intende non solo fare conoscere e spiegare quanto fatto, ma soprattutto proseguire il dialogo e il costruttivo confronto aperto con associazioni, ordini professionali, cittadini. E grande è stata la partecipazione nel parlare della rigenerazione del territorio di Catania attraverso cifre, progetti, testimonianze.
A introdurre e chiudere l’incontro è stato il sindaco di Catania Enzo Bianco – sottolineando che »L’Urbanistica determina la vita dell’intera comunità» -, mentre la relazione è stata illustrata dall’assessore Salvo Di Salvo. A coordinare i lavori è stato il direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani, il quale ha detto di puntare «a raggiungere l’obiettivo di mutare una struttura amministrativa complessa in un ufficio in cui le procedure semplificate rendono più facile la vita ai cittadini».
«Due dati – ha sottolineato Di Salvo – vanno evidenziati: la grande partecipazione e la constatazione che tutti gli intervenuti hanno riconosciuto che abbiamo seminato tanto. Ho suddiviso il mio intervento in tre fasi: quel che abbiamo ereditato, quel che abbiamo fatto, con i primi frutti di questo lavoro, e quel che faremo. Per far comprendere quanto, in quasi quattro anni, abbiamo realizzato, basti dire che siamo riusciti a varare, dopo quello del 1935, il nuovo Regolamento edilizio che prevede il fascicolo dell’immobile. Abbiamo poi aperto lo Sportello per l’Energia, abbiamo approvato il Piano Casa, il Piano di Recupero di corso dei Martiri, che, con i cantieri in procinto di essere aperti, muterà i sette ettari in pieno centro abbandonati da cinquant’anni in un raccordo con la costa pieno di verde e strutture fruibili dai cittadini. Abbiamo perfezionato il Pua, varato il Piano di Rischio aeroportuale, la Variante per prolungamento della Metro, il Programma di riqualificazione per Librino. Abbiamo creato un Regolamento per gli Orti Urbani che ci sta consentendo una riqualificazione della spina verde di Librino e una rigenerazione sociale anche in altri quartieri. E abbiamo stretto un nuovo rapporto tra Catania e il suo mare grazie al protocollo con l’Autorità portuale per aprire il Porto alla città e al Piano di utilizzo del demanio marittimo per valorizzare la costa puntando sulla destagionalizzazione».
Di Salvo ha sottolineato di aver parlato anche delle cose avviate ma ancora da concludere: «Le direttive generali per il Piano regolatore di area vasta e quelle per il Piano di recupero della preriserva dell’Oasi del Simeto, della definizione da parte del Consiglio comunale della Variante del Centro storico in una città in cui il patrimonio edilizio esistente e non occupato, ben quarantamila vani, grazie alle nuove regole concertate con la Soprintendenza e al certosino lavoro di catalogazione svolto, potrà rappresentare una straordinaria risorsa per il rilancio della nostra economia. Certo, tanto altro c’è ancora da fare, ma abbiamo posto le basi per definire i percorsi».
Molti stimoli sono venuti dai numerosi contributi, a cominciare da quello di Aldo Palmeri dell’Istica il quale ha annunciato che i lavori delle opere di urbanizzazione di Corso dei Martiri prenderanno il via in ottobre. Sono poi intervenuti gli imprenditori Antonio Fronterré e Mario Di Martino, i rappresentanti degli Ordini professionali – con il presidente degli ingegneri Santi Cascone, Emanuela Finocchiaro (architetti) e Giuseppe La Rosa (geometri) -, il presidente dell’Ance Giuseppe Piana con l’architetto Pietro Calì, che hanno donato alla città un progetto di interazione tra Porto, via Dusmet, piazza Borsellino e Archi della Marina. Altri contributi sono venuti dal docente universitario Filippo Gravagno, da Domenico Patanè per l’Ingv e dal geologo Marco Neri che hanno parlato di sicurezza. Hanno poi preso la parola Renato Basile, fondatore del Museo Reba, e Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti, che hanno parlato della rigenerazione di San Berillo insieme con la direttrice del carcere minorile di Bicocca Maria Randazzo. Altri interventi quelli di Antonio Circo dell’Associazione Amici del Cuore, che ha parlato dell’esperienza con gli Orti Urbani, di Vincenzo Messina della Nuova Acropoli, associazione che ha “adottato” il Parco Madre Teresa di Calcutta e del segretario dell’Assostampa Daniele Lo Porto il quale ha partecipato al progetto per la realizzazione dei cinquanta volti di protagonisti rossazzurri per il murales del Massimino, i cui lavori partiranno tra breve.
«Oggi – ha detto il sindaco Bianco – è stato compiuto un salto di qualità positivo e importante. Considero un’esperienza esaltante quella di ascoltare una ventina di interventi tutti nello spirito non del chiedere ma del fare. Ciascuno ha dato il proprio il contributo simbolico, ha portato un mattone per fare prendere corpo a una nuova idea di Catania che può essere realizzata soltanto attraverso lo spirito di squadra. E ringrazio Salvo Di Salvo e il suo Assessorato per averlo saputo costruire recependo la necessità di creare un ‘Comune amico’ da me sollecitata».
Concludendo i lavori, Bianco ha ribadito come non si possa concepire il Prg della città di Catania come avulso dal resto del territorio.
«Negli ultimi decenni – ha detto – i Catanesi si sono progressivamente trasferiti nei centri dell’hinterland. Catania nel 1971 aveva quattrocentomila abitanti e adesso ne ha poco più di trecentomila. I Comuni limitrofi sono cresciuti in maniera considerevole passando da poche migliaia a ventimila, trentamila e persino quarantamila residenti. Una conurbazione di sette-ottocentomila persone in un’area urbana senza soluzione di continuità. Per questo abbiamo creato due tavoli di esperti, uno comunale e uno della città metropolitana, per l’elaborazione di un Piano condiviso tra tutti i Comuni della nostra realtà, delle linee guida per dar vita a un Piano Metropolitano in cui innestare quelli comunali».
L’ultimo invito il Sindaco l’ha rivolto al Consiglio comunale, chiedendo all’Assemblea cittadina di far presto per varare quella Variante che potrà da una parte riqualificare il nostro centro storico e dall’altra agire da volano per lo sviluppo economico di Catania.
Nel corso dell’incontro Di Salvo ha parlato anche di diverse iniziative riguardanti il Decoro urbano e le manutenzioni, a cominciare dal contratto Global Service per riparare le strade cittadine e Comune Pronto, che consente di segnalare problemi e guasti chiamando il numero verde 800112992.

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