Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Pippo Fava torna tra i banchi di scuola con il crowfinding

Home Cronaca Pippo Fava torna tra i banchi di scuola con il crowfinding
Pippo Fava torna tra i banchi di scuola con il crowfinding

CATANIA – Spiegare il valore della legalità attraverso la forza della verità; raccontare la passione per la giustizia e il coraggio nella lotta alla mafia; irrompere in quel silenzio diffuso di paura per aprire un dialogo costruttivo ed educativo in grado di coinvolgere tutti. Erano questi gli obiettivi che risuonavano nella voce libera di Giuseppe Fava – giornalista in prima linea nelle scottanti inchieste contro gli intrecci tra politica, imprenditoria e criminalità organizzata – durante una sua lezione tenuta agli studenti di Palazzolo Acreide il 22 dicembre 1983, poco prima di essere messa a tacere con cinque colpi di pistola davanti all’ingresso del Teatro Stabile di Catania.
Un insegnamento forte e attuale capace di “smuovere” quel senso di ribellione nelle nuove generazioni e che riesce oggi a ritornare tra i banchi delle scuole di Catania, grazie a un opuscolo cartaceo finanziato attraverso la raccolta fondi online promossa dalla Fondazione Fava e avviata su Laboriusa, la piattaforma siciliana di crowdfunding nata per sostenere progetti etici, civici e solidali.
In meno di due settimane la Fondazione ha raggiunto con successo, superando il budget richiesto, il traguardo della campagna di 1.000 euro, utili per stampare 500 copie da distribuire gratuitamente negli istituti scolastici del capoluogo etneo.
Oltre trenta donatori digitali hanno deciso di supportare “dal basso” un nuovo modo di promuovere la cultura e l’educazione alla legalità tra i giovani, e con loro stessi di riportare in vita la straordinaria forza di quelle parole considerate all’epoca troppo “scomode” per costruire un presente diverso.
«Il raggiungimento dell’obiettivo in così poco tempo ci ha fatto capire che stiamo percorrendo la giusta direzione – spiega la vicepresidente della Fondazione Francesca Andreozzi – vuol dire che il progetto è condiviso dalle persone che credono realmente nell’esigenza di aprire gli occhi alle nuove generazioni affinché abbiano gli strumenti necessari per comprendere il fenomeno mafioso. Stampare e distribuire gratuitamente la lezione sulla mafia nelle scuole, significa dare l’opportunità agli studenti di oggi di imparare a guardare se stessi e il mondo che li circonda attraverso la saggezza e lo sguardo ironico di Pippo Fava».
«I meccanismi del crowdfunding, il sistema di raccolta fondi online, sono ancora molto difficili da trasferire ai donatori – sottolinea Assia La Rosa, ideatrice di Laboriusa – i risultati ottenuti con questo progetto ci fanno comprendere che l’azione di sensibilizzazione su temi così attuali e delicati è stata efficace, offrendo la fotografia di una Sicilia attiva e popolata da #gentelaboriusa. Continueremo con la campagna per moltiplicare le copie da distribuire e consentire ai donatori di dare un contributo alla crescita dei nostri giovani».
Un ricordo – quello legato a Pippo Fava – che diventa, attraverso l’innovazione e la partecipazione attiva della collettività, una pratica di vita per tutti i cittadini responsabili e un messaggio incisivo per sensibilizzare i piccoli lettori perché «tutto quello che vi capiterà nella vita dipenderà da come voi sarete capaci di stare con la mafia o di lottare contro la mafia». È possibile continuare a donare su www.laboriusa.it.
I DONATORI DEL PROGETTO: Andreozzi Venanzio, Arneri Silvia, Barbagallo Letizia, Barbieri Cesare, Collura Rosalia, Corridore Belinda, Fichera Maria Luisa, Fragalà Marilù, Frigerio Lorenzo, Gibilisco Nuccio, Gioia, Giunta Vito, GMA, Guido Raffaella, La Porta Antonio, Lo Giudice Dario, Lo Savio Stefano, Marchetti Monia, Mignemi Beppe, Parisi Maurizio, Perna Massimiliano, Prisco Francesco, Sciacca Valentina, Scordo Maria, Scuderi Giovanni, Tomasello Giuseppe.

Condividilo:

Lascia un commento