Visita Boldrini, Bianco “Solidarietà per far rinascere Librino”

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Visita Boldrini, Bianco “Solidarietà per far rinascere Librino”

CATANIA – Nel corso del viaggio nelle periferie di Catania della Presidente della Camera, il Sindaco ha incassato i complimenti per le tante iniziative intraprese in questi anni per il quartiere e che Laura Boldrini ha potuto vedere con i suoi occhi. La Presidente ha infatti sottolineato come a Librino lo Stato e l’Amministrazione comunale abbiano dimostrato di esserci. Bianco, “Per i quartieri periferici, a dimostrazione della grande attenzione dell’Amministrazione comunale e dello Stato, abbiamo varato un importante programma di interventi che riguardano il recupero di edifici, strade, parchi, la realizzazione di orti urbani e interventi sociali”. Il contributo delle forze vive del quartiere nell’Istituto Fontanarossa. La visita finale in piazza Goliarda Sapienza

“Solidarietà umana e Istituzioni unite per far rinascere Librino”.
Questa la formula del sindaco Enzo Bianco che, nel corso della visita della Presidente della Camera nelle periferie di Catania, ha incassato i complimenti per le tante iniziative intraprese in questi anni per il quartiere e che Laura Boldrini ha potuto vedere con i suoi occhi. La Presidente ha infatti sottolineato come a Librino lo Stato e l’Amministrazione comunale abbiano dimostrato di esserci.
“Per Librino ma anche per gli altri quartieri periferici – ha ricordato Bianco – abbiamo varato un importante programma di interventi che riguardano il recupero di edifici, strade, parchi, la realizzazione di orti urbani e interventi sociali. Tutto questo dimostra la grande attenzione delle Istituzioni nei confronti delle periferie e della zona Sud della città che si è concretizzata in questi anni con l’Istituzione della Scuola superiore, con il Librino Express, con la riqualificazione della piazza dell’Elefante, con la riqualificazione dell’oratorio Giovanni Paolo II e tanto altro, comprese le Giunte straordinarie organizzate qui per spingere sul principio della partecipazione”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti Bianco si è soffermato in particolare su quanto si sta facendo nel cosiddetto Palazzo di Cemento, un edificio di edilizia popolare strappato alla mafia che se ne era impossessato e lo utilizzava per i suoi traffici.
“Questa è una vera e propria sfida: far capire non alla stragrande maggioranza dei Catanesi onesti, ma anche agli altri, che lo Stato è uno e che non ci sono luoghi in cui può comandare qualcuno che non sia lo Stato. Questo palazzo di edilizia popolare, per un errore di mancata consegna a chi aveva diritto a una casa, per oltre dieci anni ha ospitato intollerabili attività criminali: c’erano depositi di armi e droga, venivano esercitati spaccio di stupefacenti e prostituzione. La nostra più grande vittoria è stata quella di sgomberarlo e ottenere finanziamenti che, oggi, ci consentono di dare inizio ai lavori di riqualificazione che porteranno l’edificio, ribattezzato Torre Leone, per ricordare il grande architetto che l’ha progettato, a essere non soltanto una casa per cento famiglie, ma a ospitare inoltre ospitare importanti attività di carattere associativo. Perché la solidarietà umana è un valore fondamentale che dobbiamo recuperare”.
Bianco ha citato lo spettacolo andato in scena ieri nel Teatro Stabile di Catania in cui il grande attore Leo Gullotta ricordava come, pur nei tempi poveri della sua giovinezza, le famiglie catanesi usassero scambiarsi i piatti meglio riusciti e le primizie più gustose.
“Solidarietà e senso della comunità – ha detto Bianco – sono in punti cardini su quale poggiare il grande progetto di trasformazione di Librino, dei quartieri periferici e con essi dell’intera Catania che vuole rinascere. E Catania rinasce se vinciamo qui, in questa parte della città”.
Bianco, nella sede dell’Istituto comprensivo Fontanarossa – dove la Presidente è stata accolta dall’Inno d’Italia suonato dai giovani musicisti dell’Orchestra Musica Insieme diretta da Alessandra Toscano – ha poi invitato Laura Boldrini, se un progetto di ferma per ritardi burocratici, a dare una mano a sbloccarlo.
Nella sede dell’Istituto Laura Boldrini ha ascoltato diverse testimonianze delle forze vive del quartiere – la preside della scuola, Cettina Tumminia, la presidente di Musica Insieme Loredana Caltabiano e quella dell’associazione Talita Kum, Giuliana Giannino, Sara Fagone della Piattaforma di Librino, e Antonio Circo, dell’associazione Amici del cuore, che ha parlato dell’esperienza degli orti sociali. Tutti hanno sottolineato l’importanza della conquista della Scuola superiore e come il quartiere meriti un riscatto, della ricerca del bello da parte dei suoi abitanti e della necessità di non sottolineare solo fatti negativi, quando si parla di Librino, valorizzando le tante energie del territorio attraverso un patto tra Istituzioni, a cominciare dall’Amministrazione comunale, con il mondo associativo e i cittadini. Senza pessimismo ma con voglia di fare”. Prima di ripartire la presidente Boldrini è stata accompagnata dal Sindaco nella piazza Goliarda Sapienza, a San Berillo, altro esempio di quartiere periferico – pur essendo al centro della città – che ha saputo rialzare la testa.

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