CATANIA – «Abbiamo ripreso i lavori dopo avere sbloccato un complicato iter con la Regione. Adesso chiedo a tutti voi di dare una mano per trasformare questo quartiere in un luogo in cui vivere serenamente. Un impegno che assumo con forza e mi prenoto sin da ora ad assistere alla prima messa in questa chiesa entro l’inizio del prossimo autunno». Così il sindaco di Catania Enzo Bianco rivolgendosi ad una piccola folla di cittadini , al termine del sopralluogo nel cantiere della chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo e Santa Maria Goretti di via dell’Iris, nel quartiere di San Giorgio, alla presenza dell’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina, del parroco Dario Sangiorgio, del presidente della Municipalità Lorenzo Leone e il consigliere comunale Salvo Spadaro.
Da due settimane, infatti, dopo anni di blocco, grazie all’intervento dell’Amministrazione comunale i lavori sono ripresi e il tempio – progettato dall’ingegnere Francesco Papale e finanziato dalla Presidenza della Regione Siciliana – è ormai in fase di ultimazione.
La nuova chiesa di San Giorgio, molto attesa dagli abitanti del quartiere e realizzata con tecnologie antisismiche avanzate, ha una superficie complessiva di circa cinquecento metri quadrati coperti.
«Qualche mese fa – ha detto il sindaco Bianco – l’Arcivescovo, con passione e determinazione, aveva espresso tutto il suo dolore per la vicenda del cantiere infinito di questa chiesa che stava diventanto una storia paradossale. Questa sua determinazione, questa su richiesta forte, mi hanno indotto ad affrontare con ancora maggiore forza questa vicenda complicata, fatta di passaggi e di intoppi burocratici. Una vicenda che ha avuto tre successioni di imprese con un conseguente allungamento inaccettabile dei tempi di realizzazione. In buona sostanza – ha continuato il Sindaco -, siamo riusciti a sbloccare la situazione. Adesso bisogna vigilare che i tempi siano rispettati, che non ci siano più intoppi e che tutto possa essere completato entro l’inizio dell’autunno. Una realtà che non ha solo un valore religioso ma anche civile perché in una quartiere come questo la parrocchia non è solo un luogo di preghiera ma anche di aggregazione. Nelle scelte di fondo che questa amministrazione ha fatto – ha aggiunto il Primo Cittadino – Catania deve avere uno sviluppo omogeneo, i problemi devono essere risolti in tutte le zone delle città dove si sta peggio perché è li che si gioca il futuro della Città: dal centro storico a Librino, a San Giorgio a Trappeto. Per questo abbiamo deciso di destinare ai quartieri più disagiati i quattro quinti delle risorse straordinarie che la Città sta ricevendo. I cantieri sono aperti – ha concluso Enzo Bianco – e, anche se ci vorrà del tempo, tutti i progetti saranno realizzati, perché un sindaco deve lavorare anche per le cose che non si vedranno domani mattina ma che cambieranno il volto della città. Così avverrà la trasformazione delle aree abbandonate, attrezzate con parchi, orti urbani, aree di aggregazione. Un esempio è il recupero del famigerato Palazzo di Cemento a Librino».
La Chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo è stata finanziata con decreto della Presidenza della Regione, ha avuto una serie di vicissitudini fra cui due cessioni di ramo d’azienda oltre a diverse problematiche di natura tecnica. I lavori sono iniziati nel 2007 ed hanno avuto parecchie sospensioni, causate anche dal mancato accredito delle somme dovute da parte della Regione. Oggi, grazie al forte impegno profuso dall’amministrazione Bianco, i lavori sono in fase di ultimazione. Al momento attuale si sta procedendo alla collocazione degli infissi esterni e alla pavimentazione interna. La struttura è caratterizzata dal fatto di essere sismicamente isolata alla base e altro elemento caratterizzante è la copertura in legno lamellare alta 24 metri circa.
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