CATANIA – Il Parco Fenoglietti, all’angolo tra piazza Risorgimento e via Aurora, è stato adottato dall’Istituto comprensivo Giovanni Bosco nel corso di una cerimonia svoltasi alla presenza della preside Valeria Pappalardo, degli assessori Luigi Bosco, Rosario D’Agata e Salvo Di Salvo, della vicepresidente della Municipalità Maria Grazia Felicioli, del presidente della Multiservizi Giovanni Giacalone, del Comandante della Polizia municipale Stefano Sorbino, della dirigente del Verde Lara Riguccio e del geometra Rosario Marino, responsabile per gli interventi speciali dello staff del Sindaco.
Nel corso della cerimonia, dopo che un coro di ragazzi ha cantato l’inno nazionale, è stata dedicata – alla presenza di Vera Squadrito, madre di Giordana, uccisa a Nicolosi dal fidanzato, e Giovanna Zizzo, madre di Laura, uccisa dal padre durante una crisi coniugale – una panchina rossa alla memoria delle vittime del femminicidio.
Il Parco – intitolato al maggiore dei Carabinieri Ermanno Fenoglietti, che prestò servizio anche a Catania e morì nel 1995 in un incidente in Bosnia mentre cercava di aiutare i suoi uomini – era stato realizzato negli anni Novanta, al tempo della precedente sindacatura di Enzo Bianco. Poi era stato abbandonato, cadendo nel più completo degrado. Il Sindaco, anche su sollecitazione dei cittadini e della Municipalità, aveva provveduto alla sua riqualificazione. E l’Industria farmaceutica catanese Farmitalia aveva donato un campetto di calcio. Poi, recentemente, nuovi vandalismi e un’ennesima riqualificazione. In questi giorni sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria dagli operai della Catania Multiservizi e si è proceduto al decespugliamento delle aree a verde e alla potatura degli alberi.
«L’idea dell’adozione – ha spiegato la Preside della Don Bosco che, dall’asilo alla media, ha 1040 alunni – è nata da un gruppo di genitori molto attivi e dalla nostra idea di considerare il Parco una sorta di appendice della scuola, un’aula a cielo aperto, con la possibilità di organizzare manifestazioni anche sportive, recite, di farlo vivere, con i genitori, anche oltre l’orario delle lezioni».
L’assessore D’Agata si è complimentato per quest’iniziativa «che va contro ogni violenza e fa diventare questo Parco un caposaldo di legalità». Apprezzamento per la decisione anche da parte dell’assessore Di Salvo, che ha parlato di «risposta decisa a chi non ha cura del bene pubblico». L’assessore Bosco ha ricordato i recenti atti vandalici su due fontane che stavano per essere inaugurate e ha spiegato come questi spiacevoli episodi vengono annullati da esempi come quelli dati dall’Istituto Nautico, che ha adottato una piazza appena realizzata, e dalla scuola Don Bosco, «che ha fatto pendere la bilancia dalla parte della civiltà». Anche la vicepresidente Felicioli ha detto di esser «fiera dell’esempio dato da ragazzi, insegnanti e genitori» e ha invitato «tutti gli abitanti a vigilare, perché questo parco è nostro».
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