CATANIA – Alla luce delle imminenti elezioni regionali si affaccia nell’agone politico un nuovo movimento politico “Siciliani Liberi” di ispirazione largamente autonomista, il quale vuole porre un freno su come la Sicilia viene trattata dai Governi Nazionali , chiediamo al Coordinatore Provinciale di Catania . Massimiliano Vertillo quali siano i programmi.
“Il movimento Siciliani Liberi” è nato a gennaio del 2016,attraverso una Costituente Pubblica svoltasi a Pergusa su iniziativa dei tre fondatori; il Prof. Massimo Costa docente di economia presso l’Università di Palermo, studioso dell’economia dell’isola, l’Avv. Antonella Pititto ed Enzo Cassata.” Un movimento in chiave si indipendentista ma che vede i rapporti tra lo Stato Italiano e la Sicilia in maniera diversa. Dove lo statuto Siciliano non solo non è stato totalmente applicato ma è stato vilipeso, soprattutto nella materia fiscale dove lo Stato esige denari senza dare nulla in cambio.
Il programma ovviamente è attinente all’ideale del Movimento; valorizzazione del Made in Sicily, sviluppo economico inteso non come forma assistenzialistica ma incentivando le aziende siciliane; “soprattutto vogliamo l’indipendenza fiscale dallo Stato Italiano” cioè finanziare lo sviluppo dell’isola con le sue stesse risorse, risorse che in larga parte vengono depredate alla Sicilia.
Il punto cardine del programma però è la creazione della Z.E.S. “Zona Economica Speciale” cioè il riconoscimento da parte della Comunità Europea di uno status speciale come regione svantaggiata insulare, cosi come lo sono le Azzore, le Canarie ,le Baleari l’Irlanda e Malta che godono di benefici fiscali non indifferenti.
Per queste elezioni regionali come vi proponete?
“Noi correremo da soli con il nostro candidato Presidente l’Avv. Roberto La Rosa che conosce molto bene la Questione Siciliana, siamo alternavi a questa classe politica che ha portato solo sfacelo in Sicilia quindi se entreremo all’ARS faremo opposizione si ma costruttiva portando avanti le nostre proposte” la Z.E.S. come punto cardine del programma . Inoltre i Siciliani Liberi si augurano che si superano le divisioni politiche per il bene delle Sicilia chiedendo che le altre forze politiche dopo un esame di coscienza e appoggino le iniziative volte a valorizzare l’economia dell’Isola per il bene di tutti i Siciliani.
Indubbiamente ottimi propositi, ma l’esperienza del M.I.S., formazione politica indipendentista del primo dopoguerra in Sicilia ci riflettere che i Siciliani hanno timore nell’appoggiare queste formazioni politiche, anche perchè non dimentichiamo che questa classe politica è molto radicata sul territorio, quindi alcuni deputati deputati indipendentisti o autonomisti all’ARS possono fare ben poco rischiando poi alle successive elezioni di scomparire, coem è già successo nel passato.
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