Riciviamo e pubblichiamo integralmente una nota di “CittaInsieme” in merito alle minacce ricevute il 19 luglio scorso dai redattori de “I Siciliani Giovani” e dal suo Direttore, Giovanni Caruso.
Metroct esprime solidarietà per i colleghi e manifesta il timore che questi vili attacchi si possono ripetere con lo scopo di imbavagliare gli organi di stampa.
Mafiosi vigliacchi
La mafia ha paura di perdere potere e soldi. Ma i suoi aderenti sono vigliacchi.
Lo dimostrano anche le ultime manifestazioni quali la profanazione della statua di Giovanni Falcone e i danni causati alla stele del giudice Rosario Livatino. A Catania la vigliaccheria si manifesta spesso e in tanti modi. L’uccisione di Pippo Fava, fondatore del giornale “I Siciliani”, ne fu l’espressione più tragica.
E ancora oggi continua a rendersi palese anche attraverso atti intimidatori, come la busta contenente una copia dei Siciliani giovani e minacce di morte recapitata – il 19 luglio (giorno del 25° anniversario della Strage di Via D’Amelio) – presso la sede del GAPA, che ospita il giornale a Catania. Minacce rivolte ai redattori ed al suo Direttore, Giovanni Caruso. A lui ed a tutti i collaboratori de “I Siciliani Giovani” rivolgiamo la nostra solidarietà e vicinanza. Sostenere le loro lotte e riconoscere il loro impegno sono la forma più efficace per rispedire queste minacce vigliacche ai mittenti, dei quali ci auguriamo le autorità riescano al più presto ad individuarne nomi e cognomi. “I Siciliani” stanno per intraprendere una nuova avventura, ridando vita ad un bene confiscato alla mafia. Si chiama “Il Giardino di Scidà”. La paura di perdere consenso e gli sporchi denari accumulati con la sofferenza degli altri, è il sentimento che più temono i mafiosi. Avanti così “Siciiliani”
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