Giorni fa un giornalino d’ assalto on-line, che si spaccia per testa d’inchiesta, di cui non cito il nome perché non entro in polemica con chi ritiene di fare scoop mentre invece fa basso pettegolezzo, evidenzia che il comune di Catania quindi l’attuale giunta, elargisca soldi della collettività in maniera parziale per quanto riguarda la pubblicità dell’estate catanese, citando tra l’altro,la nostra piccola testata come detentrice di un binario preferenziale per attingere a questi fondi, che secondo il giornaletto non ci spettavano perché non possiamo, essendo piccoli , raggiungere la massa di lettori che altre testate come la sua, raggiungono, ma che non hanno ricevuto, come il giornaletto perché limpido, immune da condizionamenti di sorta.
Ora a parte che stiamo parlando di poche centinaia di euro ,volendo si potrebbe pensare in proporzione al numero di lettori raggiunti . Non è colpa nostra se siamo piccoli e cerchiamo con ogni sforzo di crescere, sacrificando tempo e denaro della nostra vita, essere piccoli non è un peccato mortale come il giornaletto sostiene. Voglio evidenziare che come è anche scritto sul foglio di pettegolezzo la testata METROCT non ha alcun rapporto diretto queste miserie. Il rapporto con il comune è con un’altra ditta la quale si avvale della nostra testata, da persona ignorante in materia che sia una cosa lecita. Aggiungo poi che la somma verrà decurtata e limata dalla tassazione, quindi di cosa parliamo? Aria fritta!!.
Tutto questo fumo, come se in Sicilia questa estate di fumo ne abbiamo visto poco, solo per fare del pettegolezzo fasciato da scoop d’inchiesta, lasciando intendere ad un lettore superficiale marchingegni, alchimie e manovre finanziarie occulte (SIC!!)
Come dice il Vangelo “chi non ha peccato scagli la prima pietra” non si può predicare bene, passare per Santi, affermare che la propria testata è discriminata, per poi ricevere ben altri compensi, questa volta di migliaia di euro dalla Città Metropolitana, che però si attacca in maniera sistematica, giusto o sbagliato non entro non merito ogni uno si fa il proprio lavoro. Però è poco elegante puntare il dito su chi sulla carta prende qualcosa in maniera lecita e pubblica dimenticandosi, che esso stesso ha ben altra dote. Chiedendomi alla fine “ma in base a quale criterio pubblico questa dote gli viene assegnata”?
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