CATANIA – Il Consiglio comunale, presieduto da Francesca Raciti, ha approvato la delibera sulla revisione delle società partecipate come disposto dal nuovo Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (Tusp).
Diciannove i consiglieri in Aula al momento della votazione, dodici i favorevoli e quattro i contrari su sedici votanti, tre gli astenuti.
La delibera è stato presentata dall’assessore alle Partecipate Salvo Andò, predisposta dal capo di Gabinetto e direttore delle partecipate Beppe Spampinato, in risposta all’articolo 24 del decreto legislativo 175/2016 (emanato in attuazione dell’articolo 18 della legge 124/2015, il nuovo Tusp, come modificato dal decreto legislativo 100/2017). Presenti gli assessori Rosario D’Agata e Nuccio Lombardo.
Secondo il citato articolo 24, entro il termine del 30 settembre 2017 l’Amministrazione è tenuta ad effettuare una ricognizione di tutte le partecipazioni possedute alla data del 23 settembre 2016 e a individuare quelle da alienare. Questo in considerazione del fatto che le Pubbliche Amministrazioni non possono, direttamente o indirettamente, mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie al perseguimento delle proprie finalità istituzionali. La procedura per le alienazioni, in un più ampio quadro nazionale di razionalizzazione e risparmio, deve tener conto dei principi della migliore efficienza, della più elevata razionalità, della massima riduzione della spesa pubblica e della più adeguata cura degli interessi della comunità e del territorio amministrati.
La delibera approvata contiene l’esame ricognitivo di tutte le partecipazioni detenute dal Comune alla data appunto del 23 settembre 2016, l’alienazione di alcune di queste, l’aggiornamento del piano operativo di razionalizzazione.
Le partecipazioni da alienare sono: Asec Trade s.r.l. (quota di partecipazione: 100% della controllata Asec S.p.A.); Società per gli Interporti Siciliani S.p.A. (quota di partecipazione: 10,01%); MAAS Mercati Agro Alimentari Siciliani S.C.p.A. (1,42%); Servizi Idrici Etnei S.p.A. (13,31%).
La mancata approvazione della ricognizione e dell’alienazione entro i termini previsti avrebbe comportato per il Comune, sulla base delle nuove disposizioni, l’impossibilità di esercitare i diritti sociali nei confronti delle società e la liquidazione in denaro delle stesse.
Al dibattito che ha preceduto la votazione sono intervenuti i presidenti delle Commissioni Partecipate, Michele Failla, e Bilancio, Vincenzo Parisi, i consiglieri Niccolò Notarbartolo, Sebastiano Arcidiacono.
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