NAPOLI – Si è tenuto, in uno dei locali sottostanti della Basilica “Incoronata Madre del Buon Consiglio” in via Capodimonte a Napoli, l’interessantissimo convegno “Il pensiero di Giuseppe Toniolo e l’Europa”, che l’organizzatore Francesco Manca, giornalista e responsabile del Dipartimento di Affari Europei per la Campania e Sud Italia della Fondazione Nazionale di Studi Tonioliani, ha voluto inserire nell’ambito delle iniziative delle “Giornate del nuovo umanesimo” promosse dalla Fondazione di Studi Tonioliani, dall’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) e dalla Scuola di Formazione Socio-Politica della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra– Gualdo Tadino, la Fondazione di Studi Toniolani Campania, con la collaborazione dell’UCID Campania e della Scuola Socio Politica della Diocesi di Assisi. Un Convegno degno di ogni lode, ideato e pensato per essere un’occasione di discussione e di approfondimento del pensiero del beato Giuseppe Toniolo, economista e sociologo (1845-1918), e per rilanciare il processo d’integrazione europea alla luce dei principi della Dottrina sociale della Chiesa.
Tra i relatori del convegno Stefania Brancaccio, un’imprenditrice napoletana all’avanguardia, che ha parlato degli auspicabili valori di innovabilità nella società attuale, esprimendo anche la sua opinione sulla retta gestione di un’azienda, che va guidata “con il cuore di un padre di famiglia”. La sua innovazione aziendale consiste anche nell’aver creato per donne in maternità un baby parking all’interno della struttura, non avendo potuto, come avrebbe voluto, realizzarvi niente meno che un asilo nido, ragion per cui l’assenteismo dal lavoro in campo femminile è ridotto al minimo.
In qualità di moderatore Francesco Manca ha informato il numeroso pubblico e le scolaresche presenti che al Festival della Cultura Europea promosso dall’Associazione Prometeo, di cui è presidente, verrà il 9 ottobre una ventina di allievi ungheresi di un liceo classico di Budapest.
Ha preso la parola Judith Jambor del Consolato di Napoli e Presidente dell’Associazione Culturale Ungherese Maria d’Ungheria Regina di Napoli, apostrofando che Maria d’Ungheria (vissuta a cavallo tra Duecento e Trecento, moglie di Carlo II d’Angiò) ha dato un esempio come quello di Toniolo e ne dà conferma la testimonianza del suo testamento in cui le sue volontà sul lascito volevano essere utilizzate in tre parti, prima ai parenti, poi alla città di Napoli e all’Ungheria ed infine ai poveri. La regina d’Ungheria fece pure costruire a Napoli una chiesa che accoglieva i poveri.
Rosario Meo, Capitano di Fregata del Reparto Ambientale Marino, ha espresso le sue opinioni sulla società di oggi che parla troppo, invitando i giovani a dare credibilità di sé stessi, una volta nel mondo del lavoro, di amare ciò che si fa e di essere anche un po’ ispiratori di noi stessi. Ha parlato poi dell’ambiente o meglio dell’ideologismo dell’ambiente di cui si parla troppo dopo che per 40 anni gli scempi ambientali si sono già consumati, specie in Campania, che è la regione con il maggior disinteresse ambientale. Ha concluso, rivolto in primis ai giovani, apostrofando che bisogna cercare sempre di tenere l’uomo al centro delle loro attenzioni, ma pur sempre in tutta la sua integrità morale. Ha riecheggiato forte il suo giudizio finale: “se c’è la terra dei fuochi, è perché l’abbiamo voluta noi, la terra dei fuochi”
Luigi Ferraro, professore di giustizia comparata all’Università di Napoli “Luigi Vanvitelli, ha fornito la sua succinta ma molto illustrativa cronistoria di una grossa crisi economica. Nasce in America tra gli anni 2006-2008, ed è crisi finanziaria; si propaga all’Unione Europea e poi nel 2009 alla Grecia e al Portogallo, successivamente alla Spagna e all’Italia. Ha ricordato come i primi giorni di agosto del 2011 il governo Berlusconi aveva ricevuto una lettera dalal Banca Centrale Europea in cui si imponeva una riforma costituzionale tra cui anche la riduzione degli stipendi. Un contenuto molto grave imposto dall’organo Merkel, ha precisato Ferraro. E con ciò si è andato fuori ogni regola del diritto istituzionale. Intanto, l’Italia ha modificato l’articolo 82 della costituzione, inserendovi la voce del Divieto di Indebitamento. Cosa positiva, ha detto Ferraro, ma vi è invece un punto debole, ed è quello con cui si sono scelti tagli alla spesa delle prestazioni sociali. E invece l’articolo 13 della Costituzione Europea recita che l’Unione si adopera allo sviluppo sostenibile, al progresso sociale. Ha ricordato il fondatore dell’UE Adenauer, che portò alla decisione di adottare un’economia sociale di mercato e decisioni social-politiche di largo respiro. E infine Ferraro ha precisato che il non rispettare questi principi significa violare la nostra costituzione.
Raffaele Cantone, presidente dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), ha voluto precisare che l’obiettivo fondamentale in una società frammentata è di essere santi in giacca, tutti i giorni. Specie perché la società è a compartimenti stagno, quindi l’obiettivo è uno: l’uomo al centro di ogni nostra azione. Ma ci troviamo invece in un’Europa che manca di sensibilità verso la persona. Si vive la solitudine dei numeri primi.
Felicio Izzo, preside del liceo artistico “Giorgio de Chirico” di Torre Annunziata ha presentato la prossima prima edizione del Premio Toniolo le cui finalità, per dirne solo le più salienti, sono l’armonia natura-società, il pensiero non global ante litteram, la globalizzazione sì dell’arte, e la globalizzazione sì delle coscienze e delle anime. Il Bando ne uscirà il 24 febbraio 2018 e avrà 6 sezioni tra cui: saggio, fumetto, progetto di imprenditoria, corsi di grafica del logo sino alla brochure.
E in ultimo, Pino Imperatore, scrittore, nominato presidente della giuria del Premio, che ha messo in evidenza il malfamato quartiere napoletano della Sanità come esempio di risalita e di rivincita sulla città per i suoi tanti preziosi monumenti architettonici tra cui le famose Catacombe di San Gennaro del secolo II dopo Cristo.
La scolaresca e i partecipanti al Convegno hanno avuto una visita guidata alle Catacombe, magistralmente condotta da un giovane dell’Associazione Paranza, la quale a suo tempo ha vinto il bando per la cura e la tutela di questo importante sito, e grazie a cui questo magico luogo dal 2009 rappresenta per la città e per il turismo nazionale e straniero uno scenario unico in cui si respira aria di amore e di cura per il lontano passato della città di Napoli e per il suo amato San Gennaro.
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