CATANIA – “A causare il grande imbottigliamento di stamattina è stato il fatto che lungo la circonvallazione si è riversata una quantità di auto tripla rispetto a quella che l’arteria può contenere”.
Lo ha spiegato il comandante della Polizia municipale, Stefano Sorbino, ricordando che questo a Catania avviene molto spesso al terzo giorno consecutivo di pioggia: “Chi normalmente utilizza il motorino o i mezzi pubblici, prende l’automobile per non bagnarsi e il risultato sono ingorghi colossali che, infatti, non si sono limitati alla circonvallazione, dove si scarica il traffico proveniente dai paesi etnei, ma hanno riguardato anche la città. Paradossalmente tranne il centro, dove i cittadini hanno ormai imparato a servirsi della Metropolitana”.
In particolare sulla circonvallazione l’attività della Polizia municipale ha riguardato l’innesto da via Giovan Battista Grassi, dove si è concentrato un grande afflusso di automobili provenienti dai centri pedemontani dell’Etna. In quel tratto la carreggiata è leggermente ristretta per via dei lavori in corso per la sistemazione idrogeologica del Tondo Gioeni.
“Le pattuglie – ha spiegato Sorbino – hanno lavorato soprattutto per impedire le tante manovre scorrette tentate dagli automobilisti in particolare nei pressi dei tornaindietro. Il traffico, peraltro, è stato come sempre ulteriormente rallentato dall’uso diffuso del cellulare mentre si è alla guida. Ciò causa frequenti microtamponamenti senza grosse conseguenze se non quelle di intasare ancor di più il traffico”.
I Vigili sono stati impegnati anche nel liberare dalle tante auto parcheggiate irregolarmente il percorso del bus navetta della Metro tra il parcheggio Santa Sofia e la stazione Milo della metropolitana.
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