NAPOLI – Nei giorni scorsi, presso la Fondazione “Casa dello Scugnizzo” nel quartiere napoletano di Materdei, alla presenza del Presidente della Fondazione Antonio Lanzaro, dell’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele e del consigliere delegato dal Sindaco, Francesco Vernetti e del Presidente della BCC di Napoli Amedeo Manzo, è stata ufficialmente inaugurata la “Stanza delle Meraviglie”, la Wunderkammer Bonelli, che custodisce le oltre diecimila testimonianze della storia della città di Napoli raccolte dal poco più che quarantenne Gaetano Bonelli, giornalista e cultore di storia Patria. Frutto di una passione trentennale e motivata dalla “forza dell’amore” per la propria città, la raccolta privata di Gaetano Bonelli, un patrimonio di inestimabile valore per la storia di Napoli e dell’umanità tutta, che in essa si rispecchia attraverso i secoli, da ieri è finalmente ospitata in una sede istituzionale, concessa a Bonelli per il beneficio del vasto pubblico dei cittadini napoletani, italiani e stranieri. Con animo nobile e mente visionaria, protesi alla condivisione di un Bene personale, collezionato nei decenni a spese proprie, la raccolta di questo straordinario archivista privato, adesso è finalmente fruibile, affinché se ne servissero i coetanei e i posteri di tutto il mondo a scopo di ricerca e di un’oggettiva (ri)valorizzazione del suo patrimonio storico, svela una Napoli milionaria con tutto il suo magmatico pulsare in tutti i campi dello scibile umano di cui spesso si è rivelata all’avanguardia, ma di cui anche molto spesso è stata ignorata per i suoi primati.
Ma che cos’è di preciso la WUNDERKAMMER BONELLI?
La raccolta Bonelli è il frutto di una ricerca ultratrentennale e nasce dal desiderio di documentare, con taglio antropologico, gli aspetti più originali e inediti del vissuto quotidiano della città di Napoli.
Curiosità, cimeli, documenti ed oggetti rappresentano un corpus che tratta di ogni ambito, avendo come filo conduttore, la cultura e la civiltà napoletana.
Diecimila testimonianze circa, suddivise nelle più disparate sezioni tematiche, quali: trasporti, emigrazione, enogastronomia, igiene e farmacopea, commercio, banche e compagnie assicurative, giochi e lotterie, filatelica, giuridica,religiosa, fotografia, cartoline, urbanistica ed architettura, spettacolo (teatro, cinema, circo) istruzione, autografi, giornalismo, editoria e politica.
Una vera e propria wunderkammer, dunque, nata grazie alla passione di Gaetano Bonelli, giornalista e cultore di storia Patria, artefice della raccolta e dell’impegno di far nascere, dalla stessa, un futuro Museo di Napoli.
In questa raccolta, unica nel suo insieme, non mancano le mirabilia: matrici in legno della carte napoletane del 1825, l’immaginetta in stoffa della prima metà dell’800 raffigurante la Madonna dei Cinesi a Napoli, con tanto di occhi a mandorla, la reliquia da contatto del “cappello di San Gennaro”, progetti della vecchia stazione centrale di Napoli e delle funicolari, biglietti del tram a cavallo, il menu del settimo congresso degli scienziati tenuto a Napoli nel 1845, la fotografia del primo locomotore interamente progettato e costruito in Italia nelle officine di Pietrarsa, le locandine teatrali del San Carlo e di tutti i teatri napoletani a partire dall’epoca borbonica, i “pizzini” dei garibaldini all’atto dell’ingresso in città, uno dei primi bidet conosciuti risalente ai primi anni dell’Ottocento, la locandina sull’emigrazione verso le Americhe del 1874.
La collezione dell’archivio privato Bonelli (custodito per decenni in una stanzetta della propria casa) trova finalmente una sede espositiva permanente in cui le generazioni presenti e future potranno soffermarsi per approfondire la conoscenza di questo curiosissimo ed intrigante universo napoletano.
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