Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha scoperto, nel corso di una breve cerimonia, una targa con cui l’ex piazza Vittorio Emanuele III, per i catanesi “Piazza Umberto”, viene dedicata al fisico catanese Ettore Majorana nei giorni in cui numerosi fisici di tutto il mondo stanno partecipando a un convegno internazionale in corso nell’Università di Catania.
La nuova intitolazione della piazza era stata decisa il 28 aprile del 2015 dalla Commissione toponomastica del Comune di Catania nel corso di una seduta alla presenza, oltre al Sindaco, dei professori Antonio Di Grado e Lina Scalisi e dei consiglieri comunali Sebastiano Anastasi, Giovanni Marletta e Nino Vullo.
Ettore Majorana nacque nel 1906, penultimo di cinque fratelli, in via Etnea 251 e la sua morte presunta venne dichiarata dopo la scomparsa il 27 marzo del 1938 sul piroscafo partito da Napoli e diretto a Palermo. Il Sindaco, introdotto dalla prof.ssa Clementina Agodi dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare, alla presenza del prof. Francesco Iachello, ordinario di fisica teorica a Yale, della famiglia Majorana e dell’assessore alla Cultura Orazio Licandro, ha rievocato la figura di questo bambino prodigio, capace di elaborare a mente complicati calcoli matematici e geniale in fisica, che operò come teorico nel gruppo guidato da Enrico Fermi dei “Ragazzi di via Panisperna”. Sulla sua misteriosa scomparsa, quando aveva appena 31 anni ed era considerato un’autorità nei campi della fisica nucleare e della meccanica quantistica relativistica, vennero fatte molteplici ipotesi, comprese quella del suicidio, del ritiro in un convento e della fuga in un Paese del Sudamerica. Infine Bianco ha scoperto la lapide che intesta la piazza a Ettore Majorana. Particolarmente intense le pagine lette da Angelo D’Agosta, attore del Teatro Stabile di Catania, tratte da “La scomparsa di Majorana” di Leonardo Sciascia.
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