Palermo è tra le città siciliane in cui ieri si è registrata una percentuale più alta di votanti rispetto al 2012: si sono recate alle urne 126.815 persone contro le 125.786 del 2012. Va segnalata, a livello generale, l’alta percentuale (53,23%) di cittadini che hanno disertato le urne, contro il 46,76% di votanti. A Palermo hanno votato anche due dei cinque candidati alla poltrona di presidente della Regione Siciliana: Fabrizio Micari (centrosinistra) e Roberto La Rosa (Siciliani Liberi).
Come ogni tornata elettorale che si rispetti, non è mancata la ridda di accuse e controaccuse: così, se il sindaco di Palermo Leoluca Orlando addebita a Rosario Crocetta, presidente regionale uscente, la disfatta del centrosinistra, lo stesso Crocetta rimanda al mittente le accuse addossando a sua volta ad Orlando la colpa della sconfitta elettorale.
Attraverso la pagina ufficiale di Facebook, Leoluca Orlando aveva preconizzato i risultati: «Se i dati dello spoglio daranno lo stesso risultato degli exit poll sarà la conferma di quanto ho sostenuto in questi mesi più volte: la divisione del centrosinistra non solo è perdente in termini elettorali, ma diventa uno degli elementi che contribuisce alla disaffezione degli elettori verso la politica e verso l’espressione del voto. Ciò indipendentemente da chi siano i candidati». Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra, non nasconde l’amarezza per il risultato elettorale:
«Adesso torno a fare il rettore. Ero qui per portare avanti un progetto, ma la mia vita non è la politica». Nel serrato testa a testa tra Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri, resta certo un fatto: il futuro presidente della Regione Siciliana dovrà fare i conti con i molteplici problemi di un’isola con enormi potenzialità mai sfruttate pienamente e il diffuso senso di abbandono dei suoi abitanti.
Lascia un commento
You must be logged in to post a comment.