CATANIA – Gradito ritorno a Scenario Pubblico di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni e la loro compagnia, artisti che hanno segnato la danza italiana degli ultimi 20 anni. In scena sabato 25 alle ore 20.45 e domenica 26 alle ore 19 la performance Gli Orbi danzata da Eleonora Chiocchini, Tommaso Monza, Massimo Trombetta, Antonella Bertoni e Michele Abbondanza sulla coreografia di Abbondanza/Bertoni.
“Orbi perché non ci vediamo più. Mancanti, assenti, privi. Orbi di pace, di onore e “di tanto.
Maschere acustiche e fisiche impastate di un’umanità che trasuda amore e tenerezza ma che si passa il testimone del vizio fino a diventare caricatura del dolore e del piacere”, scrivono gli autori.
Gli orbi in scena sono esseri ciechi che irridono, smorfieggiano, danzano, aspettano il loro turno e si alternano nella fame di relazione. Sono così impudichi, sfacciati e s-corpati da esporsi pubblicamente alla gogna della vergogna di chi non vede con gli occhi e con il cuore. Nella performance della compagnia Abbondanza/Bertoni va in scena il senso di fragilità dell’umano per indagarne vizi e debolezze. La struttura coreografica è martellante. Quasi inconsciamente i danzatori ballano una specie di giga, una danza-girotondo ripetitiva e ossessiva dal ritmo ipnotico e insistente bendati da scotch, deformati da elastici, imparruccati e travestiti. Si prendono per mano e stanno stretti gli uni agli altri, si sentono più sicuri nel branco e si lasciano andare socchiudendo gli occhi, alzando leggermente il capo verso l’alto e incominciando a camminare, dapprima lentamente poi sempre meno incerti; così come nel quadro “La parabola dei ciechi” di Peter Bruegel, immagine dalla quale i coreografi partono per dimostrare, come viene attribuito al pittore stesso, “quanto di equivoco vi sia nell’esistenza umana”.
La performance attraversa con incoscienza e spudoratezza i narcisistici vizi moderni e, senza il dono e il pregio dell’esaustività, anche quelli, di lussuria vestiti, irosi biblici d’archetipiche accidie e invidie. Gli interpreti sono orbi come la fame, la rabbia e le botte. Come nel detto: “non vederci più dalla sete, non vederci più dal piangere, dal ridere”. La cecità diventa metafora estrema ed iniziale di un’impossibilità dello spirito, di un’inaccessibilità dell’anima ad una condizione di purezza così lontana dall’ umano.
Gli Orbi
compagnia Abbondanza/Bertoni
durata 70′
Di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
In collaborazione con la Compagnia
con Eleonora Chiocchini, Tommaso Monza, Massimo Trombetta, Antonella Bertoni, Michele Abbondanza
Luci Andrea Gentili
Elaborazioni Musicali Tommaso Monza
Collaborazione alla Creazione Danio Manfredini
Organizzazione e Ufficio Stampa Dalia Macii, Francesca Leonelli
Produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
Coproduzione Orizzonti Festival Fondazione
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – dip. spettacolo provincia autonoma di Trento – servizio attività culturali comune di Rovereto – assessorato alla cultura regione autonoma Trentino Alto Adige.
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