CATANIA – La Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Catania, in occasione della ricorrenza dei centocinquantanni dalla nascita di Luigi Pirandello, ha realizzato la rassegna intitolata “La Figura e l’Opera di Luigi Pirandello nel 150° dalla nascita”, fruibile alla Chiesa di San Francesco Borgia in via Crociferi, scenario incantevole della Mostra “Pirandello, La Famiglia e l’Opera per immagini” E’ stata inaugurata il 26 Novembre con un cameo dell’attore Giuseppe Pambieri in un monologo intitolato “Storia di Pirandello” e rimarrà aperta sino al 16 Dicembre prossimo dal martedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 19,00 e la domenica ed il lunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00.
Durante la conferenza stampa del sabato precedente, in una mattinata in cui tutto lo splendido barocco era illuminato da un sole primaverile, alla presenza di Caterina Andò – moderatore – di Pippo Pattavina, Giuseppe Pambieri, Sarah Zappulla Muscarà, Enzo Zappulla ed il regista Ezio Donato, la Sovrintendente per i Beni Culturali ed ambientali di Catania, dott.ssa Maria Grazia Patanè ed ideatrice dell’iniziativa che rientra in un percorso inaugurato dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dichiarandosi orgogliosa della scelta del sito ospitante la mostra, la Chiesa di San Francesco Borgia, uno dei più begli esempi di barocco, incastonata in una via ricca di testimonianze di questo stile, ha dichiarato: «Il centocinquantesimo anniversario dalla nascita di Pirandello è una delle iniziative più attese nel panorama delle celebrazioni dedicate. L’Assessorato se n’è fatto direttamente e finanziariamente promotore. Per realizzare queste manifestazioni, tutte di carattere culturale, artistico e scientifico di particolare rilevanza, la normativa richiede che gli eventi riguardino precise tematiche tutte riscontrabili in questo evento perché tesa a diffondere la cultura siciliana. Allo stesso modo, viene centrato l’obiettivo di incrementare la pratica della lettura e la diffusione della cultura libraria. Più che altro la mostra e len letture soddisfano la finalità di rafforzare l’immagine della Sicilia in ambito regionale, nazionale ed internazionale. Così vuole un percorso che si prefigge di accelerare i processi d’identità sociale attraverso la trasmissione della memoria storica, artistico-letteraria e documentaria di personaggi siciliani illustri, come il genio Girgentano».
In esposizione (curata dall’Istituto di Storia della Spettacolo Siciliano) anche documenti, pubblicazioni e fotografie di scena che illustrano l’ambiente socio-culturale del tempo, attorno al quale si muovono anche i tre appuntamenti del ciclo di lettura che sarà coordinato da Ezio Donato e vedrà impegnati attori del calibro di Giuseppe Pambieri, Pippo Pattavina, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Luciano Fioretto. Dai carteggi pirandelliani e altre fonti, Donato ha tratto una selezione di brani che tenderà nell’insieme a tratteggiare le tappe salienti dell’esistenza dell’artista, Premio Nobel per la Letteratura nel 1934, i suoi rapporti con gli amici scrittori ed il legame con i figli.
Precisamente nell’ordine:
il primo appuntamento a cui si è già fatto cenno, è stato domenica 26: Giuseppe Pambieri (classe ed eleganza immarcescibili!) si è prodotto in un monologo che racconta la parabola umana ed artistica del Girgentano, tratto da “Centomila, uno e nessuno – La curiosa storia di Luigi Pirandello, scxritto e diretto da Giuseppe Argirò. Un viaggio ironico ed appassionato nel multiforme universo dello scrittore più importante del Teatro del ‘900;
martedì 5 dicembre alle h. 19.00, Pippo Pattavina ed Ezio Donato leggeranno “Caro Luigi, Caro Nino”, un estratto dal carteggio fra Pirandello e Nino Martoglio, testimonianza di un’intensa collaborazione ed una profonda amicizia che contribuirono alla nascita ed al successo del teatro siciliano. Pirandello, nel 1916, dopo una serie di lutti e delusioni professionali, considerò la possibilità di smettere di scrivere per il Teatro, quando Nino martoglio gli presenta Angelo Musco invitandolo a scrivere per lui. Così nasce “Pensaci Giacomino” (n.d.r.).
Sabato 16 Dicembre alle h. 17.00, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini e Luciano Fioretto leggeranno “Nel tempo della lontananza”, tratto dal carteggio fra Pirandello ed i figli Stefano e Lietta. Un itinerario attraverso le lettere di Pirandello, “viaggiatore senza bagaglio” che vaga da un paese all’altro al seguito delle sue opere che riscuotono trionfi in tutto il mondo.
Le letture saranno accompagnate al pianoforte dal compositore Matteo Musumeci.
Al termine della conferenza stampa, Pippo Pattavina, consueto brillante intrattenitore, alla mia considerazione che lui con la sua figura elegante ed il suo eloquio privo d’incertezze mi ricordasse Pino Caruso in tutto e per tutto, spiegandomi i patemi dell’ attore di Teatro, mi ha regalato una gemma tratta da “Il Beretto a sonagli” (in cui entrambi hanno lavorato): ”La cassa dell’uomo, signora, comporterebbe di vivere, non cento, ma duecent’anni! Sono i bocconi amari, le ingiustizie, le infamie, le prepotenze, che ci tocca d’ingozzare, che c’infràcidano lo stomaco! il non poter sfogare, signora! il non potere aprire la valvola della pazzia!”…ed io m’incammino verso l’uscita di San Francesco, certa che quelle righe recitate a me con tanta spontanea bravura da Pippo Pattavina, in quel contesto assolutamente magnifico, siano un dono prezioso, un ricordo da tenere caro…Credo che in quell’istante, anche Luigi Pirandello da una delle innumerevoli teche dell’allestimento della Mostra, abbia applaudito Pattavina che recita Ciampa!
Assolutamente consigliata. Non perdetela:
Chiesa di San Francesco Borgia in via Crociferi, sino al 16 Dicembre prossimo dal martedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 19,00 e la domenica ed il lunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00.
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