Operazione “Gorgoni” della D.I.A di Catania tra gli arrestati anche un giornalista

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Operazione “Gorgoni” della D.I.A di Catania tra gli arrestati anche un giornalista

Da stamattina la D.I.A di Catania e di Roma con i centri operativi di Palermo, Reggio Calabria , Caltanissetta e di Messina su disposizione della Procura di Catania, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di imprenditori, funzionari amministrativi, affiliati dei Clan Cappello e Laudani di Catania tutti coinvolti nella illecita gestione della raccolta dei rifiuti nei comuni di Trecastagni, Misterbianco e Aci Catena
ponendo inoltre sotto sequestro le società di riferimento con un valore di oltre 30 milioni di €, E.F.Servizi Ecologici S.R.L. e Senesi S.P.A.
L’attività investigativa, culminata con gli arresti di stamattina, parte dalla D.I.A di Catania nel 2015 dopo che la Prefettura di Catania aveva emesso un provvedimento d’interdizione per la società E.F Servizi Ecologici S.R.L..Iniziavano gli accertamenti per vedere eventuali legami(poi riscontrati)tra criminalità organizzata, amministratori e funzionari pubblici e società coinvolte nella gestione dei rifiuti. Le indagini correlate da accertamenti sul territorio, oltre dalla verifica di numeroso materiale amministrativo,facevano emergere gravi irregolarità nei comuni di Aci Catena e Misterbianco per l’affidamento della raccolta rifiuti. Ci si accertava anche collusione con la criminalità organizzata, da parte dell’Amministratore unico della società E.F Servizi Ecologici S.R.L., Guglielmino Vincenzo, società vincitrice della gara di appalto. Si evince inoltre che lo stesso Guglielmino aveva rapporti molto cordiali con esponenti dei clan Cappello e Laudani, le intercettazioni ambientali infatti fanno comprendere come ci fosse un sodalizio tra di loro,come se il Gugliemino facesse parte del clan, questo ovviamente mette al sicuro la società E.F. Servizi Ecologici s.r.l. da subire ingerenze da parte della mafia.
Erogando somme di denaro il Guglielmino non solo si mette le spalle al sicuro,ripaga i favori che ha avuto, ottenendo altri appalti e allagare il giro di affari. Da questo si evince che il clan Cappello si comportava come associato (occulto) all’azienda.
Le indagini inoltre mettono alla luce come ci sia una spartizione della torta che rappresenta la raccolta rifiuti, in pratica attraverso una Pax mafiosa le organizzazioni criminali , attraverso società amiche vincono gli appalti garantendosi entrate economiche, controllo del territorio, attraverso la creazione di posti di lavoro dati ad amici .
A tale proposito si evince che le controversie non si risolvono più con le armi, che comportano attenzione degli inquirenti sui clan, ma attraverso le trattative, un esempio ? la gara di appalto per la raccolta dei rifiuti del comune di Acicatena, controversia risolta tra società collegata con il clan Cappello, appunto la E.F. Servizi Ecologici s.r.l. e la società, vincitrice della gara, la SENESI SP.A. di Briganti Rodolfo vicina al clan Laudani , grazie alla mediazione Salvo Massimiliano per il clan Cappello e di Pappalardo Lucio per i Laudani si è raggiunto un accordo tra le due società.
L’attività investigativa si completa mirando a colpire le ricchezze accumulate in maniera illecita sequestrando in maniera preventiva ai fini della confisca l’intero asse societario delle società già citate per un valore di 30 milioni di euro. Tra gli arrestati anche un giornalista Alfio Cutuli detto Salvo di Acicatena anni 54 redattore della TV privata REI di Acirelale corrispondente del quotidiano LA Sicilia, accusato di corruzione, avrebbe fatto da mediatore tra l’allora sindaco di Acicatena Maesano (a luglio condannato per corruzione) e il rappresentante legale della Simesi Rodolfo Briganti; di seguito tutti gli arrestati:
* ASTUTO Gabriele Antonio Maria, nato a Catania il 21.12.1962, responsabile dell’ufficio Tecnico del Comune di Trecastagni, con l’imputazione di turbata libertà di scelta del contraente aggravata, corruzione;
* 2.      BRIGANTI Rodolfo, nato a Venaria Reale (TO) il 5.8.1959, attuale rappresentante legale della SENESI S.p.A., con l’imputazione di corruzione;
* 3.      CARAMBIA Salvatore, inteso “Turi ‘u Turcu”, nato a Catania il 12.10.1966, pregiudicato, con l’imputazione di associazione di tipo mafioso;
* 4.      CUTULI Alfio, nato ad Aci Catena il 19.12.1963, giornalista presso l’emittente televisiva REI CANALE 103, con l’imputazione di corruzione;
* 5.      GAROZZO Pietro, inteso “Piero”, nato a Catania l’1.07.1969, pregiudicato, con l’imputazione di associazione di tipo mafioso;
* 6.      GRASSO Giuseppe, nato a Catania il 12.6.1976, pregiudicato, con l’imputazione di associazione di tipo mafioso;
* 7.      GUGLIELMINO Vincenzo, nato a Catania il 13.06.1954, amministratore della E.F. SERVIZI ECOLOGICI S.r.l, con l’imputazione di associazione di tipo mafioso, turbata libertà di scelta del contraente aggravata, corruzione;
* 8.      MAUCERI Alessandro, nato a Catania il 25.03.1976, con l’imputazione di turbata libertà di scelta del contraente aggravata, corruzione;
* 9.      PAPASERIO Vincenzo, nato a Catania il 17.03.1973, pregiudicato, con l’imputazione di associazione di tipo mafioso;
* 10. PAPPALARDO Lucio, nato ad Aci Catena il 22.04.1977, con l’imputazione di associazione di tipo mafioso;
* 11.  PIANA Angelo, nato a Catania il 10.05.1971, con l’imputazione di turbata libertà di scelta del contraente aggravata, corruzione;
* 12. SANTORO Fabio, nato a Catania il 31.8.1991, pregiudicato, con l’imputazione di associazione di tipo mafioso;
* 13. SANTORO Luca, nato a Catania il 31.8.1991, con l’imputazione di associazione di tipo mafioso;
* 14. SCALIA Raffaele, inteso “Ele”, nato a Catania il 28.01.1958, pregiudicato, con l’imputazione di associazione di tipo mafioso;
* 15.  SCUDERI Davide Agatino, nato a Catania il 4.11.1974, pregiudicato, con l’imputazione di associazione di tipo mafioso;
* 16. SGARLATO Domenico, nato a Catania il 06.12.1956, all’epoca dei fatti dirigente dell’Ufficio Tecnico Lavori pubblici – Servizi ambientali e manutentivi del Comune di Trecastagni, con l’imputazione di turbata libertà di scelta del contraente aggravata, corruzione.

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