Rosemary Calderone: un talento puro tra cinema e teatro

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Rosemary Calderone: un talento puro tra cinema e teatro

Bella, brava, spigliata e preparata. Non capita spesso che ad un’attrice siciliana le si chieda, a sorpresa, di recitare un brano di William Shakespeare, e lei, senza batter ciglio, si lancia in un’appassionata performance recitando, ed anche molto bene, un brano della “Bisbetica domata”. Stiamo parlando di Rosemary Calderone, giovane attrice siciliana; aggraziata, simpatica, dai modi impeccabili, da donna di classe, e dalla genuina preparazione. Un piacere vederla e sentirla.

Domanda: Ci puoi raccontare come hai iniziato, com’è nato il tuo amore per lo spettacolo?

Risposta: Un amore nato da ragazzina , poiché io vivo l’arte a 360 gradi credo che l’arte sia il motore della Vita . Da bambina ho iniziato con la danza , diplomata al liceo artistico ho iniziato a partecipare a mostre con i miei quadri , iscritta all’accademia delle belle arti di Palermo , avrei voluto fare l’architetto . Nel mio DNA c’era qualcosa che pulsava . Dopo aver visto il film Titanic , si è palesato nettamente il mio destino : quello della recitazione.

Domanda: Quindi un’artista a tutto tondo.

Risposta: Ho fatto di tutto nei primi anni: serate, animazioni, illusionismo, programmi televisivi. Ho iniziato a partecipare a scuole di recitazione a Messina , Masterclass anche a Roma , l’esordio in teatro è stato in un dramma di Giuseppe Fava: “La Violenza”.

Domanda: Poi c’è stato il salto di qualità.

Risposta: Si , Partita per Roma ho frequentato l’Accademia Internazionale di Teatro , dopo essermi formata teatralmente con una certa gavetta , grazie a queste esperienze il mio repertorio teatrale è ampio ed aperto a tutti i generi: da opere Shakespeariane , tragedie greche, il cabaret con artisti di Zelig, commedie dialettali. Poi la decisione di avvicinarmi al cinema , frequentando l’Accademia Studio Cinema di Roma ,ho avuto maestri del calibro di Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Alexis Sweet il regista statunitense Abel Ferrara e molti altri.

Domanda: Cos’è per te il teatro?

Risposta: Il teatro per me è vita, non rinuncerei mai al contatto diretto con il pubblico , che da una carica di adrenalina straordinaria. Il teatro è stato il primo amore e non ne farò mai a meno. Inoltre è anche una scuola di vita che tutti dovrebbero frequentare , specialmente i ragazzi. Inoltre ti dà una formazione artistica straordinaria , ricordiamo che i più grandi vengono dal teatro.

Domanda: Che differenze ci sono fra teatro e cinema?

Risposta: In molti aspetti può apparire simile ma in realtà così non è , per prima cosa In teatro è solo ed esclusivamente buona la prima , poiché non puoi permetterti di sbagliare. I movimenti sono certamente più ampi, la voce è più impostata. Nel cinema è tutto più ridotto, devi come si suol dire asciugare , ma nel contempo avere un altro tipo di attenzione che si basa soprattutto sul l’emozione, “emozionati per emozionare“ il tuo pubblico è troppo vicino e ti legge l’anima, il tuo pubblico è la macchina da presa.

Domanda: Ma tu cinema ne fai ed anche di qualità.

Risposta: Lo scorso anno sono stata chiamata da Luca Arcidiacono, un giovane regista , per girare un cortometraggio: “La stanza rossa”, che vince il premio per la categoria “Best thriller” ai Los Angeles Film Awards 2017 , ed è in concorso per il David di Donatello edizione 2018.

Domanda: E’ stata un’esperienza, quella del cinema, che avrà un seguito?

Risposta: Certo, mi è piaciuta talmente che mi sono gettata anima e corpo in un progetto dove io ho scritto soggetto, sceneggiatura, dove curo la regia . Il corto si chiama “Il destino di un amore” dove sono anche l’attrice protagonista . Il film ha già vinto il 3° premio a “Azzurro film festival” ad Oppido Mamertino in Calabria , adesso in concorso per la sezione corti al Premio David di Donatello edizione 2018.

Domanda: In cosa sei impegnata adesso?

Risposta: Intanto devo dire che mi è stato assegnato il premio “Giulietta Masina” dell’edizione 2018 del Belluno Film Festival . A breve inizierò le riprese come protagonista di “L’altra metà di me sei tu”, un film di Annarita Campo, che narra dell’amore tra due donne. Inoltre ho anche iniziato le riprese di un film con la regia di Nico Zancle dal titolo “Io donna detenuta Donna”, anche qui sono la protagonista. Un ruolo molto complesso: una donna vittima di un orrore che cerca di riprendere la sua vita in tutti i modi trovando la forza per rialzarsi, combattere e ritrovare il sorriso. Ma purtroppo il destino si rivela crudele per l’ennesima volta nei suoi confronti. Non posso rivelare altro, vi aspetto alla prima.

 

 

 

 

 

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