CATANIA – “Oggi si è compiuta un’altra tappa di un grande progetto artistico che vedrà collaborare tante realtà e nazioni nel segno della solidarietà; ancora una volta Catania mostra la sua disponibilità all’accoglienza, alla solidarietà, all’aiuto ai più deboli”. Lo ha detto il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ricevendo simbolicamente la Neth, la “sorella” della scultura che sarà collocata nella primavera prossima in un’apposita area del Parco Gioeni e che sarà il punto focale di un importante progetto di solidarietà nei confronti dei bambini di alcuni paesi del Terzo Mondo. Il Comune di Catania ha infatti affidato all’Associazione Salvatoriana Cascada onlus, promotrice dell’International Connessus Program, l’area centrale del Parco destinata così ad ospitare la prima “Agorà Connessus” del mondo. Presente anche l’assessore alla Cultura Orazio Licandro.
La scultura “Neth” realizzata, nell’ambito dell’International Connessus Program “Jihart – Arte e Pace”, dagli artisti Giuse Rogolino e Giusy D’Arrigo, ideatori e fondatori del progetto che ha lo scopo di creare un fondo economico a sostegno dei piccoli bisognosi della Terra.
“Nel suo patrimonio genetico – ha continuato il sindaco Bianco – Catania è sempre stata una città di scambi e di accoglienza: oggi si è compiuta un’altra tappa di un grande progetto artistico che vedrà collaborare tante realtà e nazioni nel segno della solidarità. La statua verrà collocata in un luogo di arte e cultura dedicato ad un grande catanese: Angelo D’Arrigo. E’ l’omaggio a un testimone straordinario di quella che è la Catania che io amo, la città che sa volare in alto e che è curiosa di lanciarsi sempre in nuovi progetti e in nuove avventure”
“Provo una grande emozione – ha dichiarato Giusy D’Arrigo – a far partire proprio da Catania (città d’origine della mia famiglia) un progetto di respiro mondiale come Connessus, che toccherà i cinque continenti. Catania rappresenterà il Continente Europeo, con lo scopo di creare idealmente un unico grande polo globale di unione tra culture, religioni e intenti, in un’ottica di condivisione e connessione a favore di chi è meno fortunato. E’ un sogno che si realizza”.
La scultura è simile alla “sorella” di dodici metri di altezza, che sarà eretta nel Parco Gioeni di Catania nella primavera del 2018 per l’apertura di “Connessus Europa”. La grande Neth, simbolo di Connessus, vedrà impegnati i quattro artisti designati, Giusy D’Arrigo, Rosario Genovese, Giuse Rogolino e Gianni Serra. È previsto inoltre, il contributo dell’artista palestinese Iyad Sabbah, come connessione artistica con l’importante tema trattato: “Jihart – Arte e Pace”.
Nell’Agorà Connessus si alterneranno, di anno in anno e secondo i temi prescelti, momenti culturali coinvolgenti: musica, danza, arti visive, fotografia, teatro, cinema e molto di più. Uno magnifico spazio all’aria aperta, su una splendida terrazza affacciata sul Mediterraneo, che non solo farà bene a chi la vive, ma anche a chi è stato meno meno fortunato. Perché i ricavi di “Parco Connessus” serviranno a creare un fondo economico a sostegno dei piccoli bisognosi della Terra. Il fondo del 2018 sarà destinato ai bambini salvati nel Mediterraneo. Successivamente Connessus Europa aiuterà i bambini della Colombia e del Perù.
L’evento del 16 dicembre, patrocinato dall’Accademia di Belle Arti Kandinskij di Trapani e da VoleRai la Consulta Rai per il Volontariato, in linea con la filosofia di Connessus, è stato arricchito dal concerto dell’orchestra della Fondazione “La città invisibile” costituita da oltre 100 ragazzi della scuola di musica per la legalità secondo il “metodo Abreu”.
E’ inoltre intervenuto l’attore Gino Astorina, che ha abilmente recitato una poesia scritta dallo stesso, a supporto della visione del concept “Connessus”.
Dunque, cinque grandi opere, installate definitivamente come fossero antenne di ricezione o comunicazione che vedranno più artisti coinvolti e numerose performance, che movimenteranno fermento culturale ed economico. Le sculture si chiamano “Neth”, da qui il movimento artistico NethArs, l’arte di cucire, tale nome nasce infatti dalla radice Neth dal latino “nectere”, il cui significato letterale è ago, uno strumento inventato per legare, cucire e quindi connettere. Esse rappresentano il fulcro dell’area Connessus, il centro nevralgico della comunicazione. Si tratta di un chiaro invito al genere umano di compiere azioni mirate alla condivisione.
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