Per Liberi e Uguali Siciliani la formazione delle liste nei collegi è piena di insidie e malumori, per i nomi paracadutati dall’alto, nonostante lo si era espressamente vietato più volte, mi riferisco a Guglielmo Epifani nei collegi della Sicilia Orientale e a Erasmo Palazzotto in quota S.I. in quelli Palermitani.
M.D.P. Catanese sta cercando di smorzare gli animi con Possibile e S.I. chiedendo di credere alla lista ma soprattutto ad un progetto comune, nato quasi un anno fa con l’abbandono del P.D. “non possiamo perdere tutto il lavoro fatto fino a ora, abbiamo partecipato ad una competizione elettorale, quella regionale dove il risultato non è stato affatto deludente visto le premesse”.
In effetti anche l’MDP non è affatto felice della scelta imposta di Epifani, non per la persona che ha una storia e sicuramente un valore aggiunto, ma per il metodo usato dal nazionale, che non ha tenuto conto del territorio.
M.D.P. però crede nel progetto di rinascita della Sinistra, “serve una sinistra che ritorni tra i lavoratori, che parli con la gente, che sia il loro portavoce, che riporti i compagni delusi dalla politica del PD alle urne “, Liberi e Uguali nasce come soggetto politico che ha questo mandato dove i personalismi debbono venire meno, per lavorare tutti assieme alla vittoria della lista e alla unione politica dei tre partiti che formano la Liberi e Uguali.
Quindi M.D.P. pur, come più volte ha fatto sapere al Nazionale, contrariata per questa scelta continua il dialogo con le altre componenti della lista a Catania, chiedendo di smorzare i toni e continuare a collaborare per la lista, a prescindere di chi siano i nomi ,cosa che si sta facendo nella Sicilia Occidentale. Perché questo è un momento grave per il Paese è non si può perdere tempo con logiche di personali, anche perché le sfide elettorali non sono finite, dopo il 4 Marzo e bisogna presentarsi con un bagaglio di consenso quanto più ampio possibile.
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