L’Assessore della Regione Siciliana al Turismo, Sport e Spettacolo Sandro Pappalardo è rammaricato sull’esito della vicenda capitale della cultura. Dove Agrigento candidata ha diventarne capitale nel 2020 è stata scartata dalla commissione preposta dal Ministero dei beni Culturali.
“Da una parte c’è il rammarico – spiega l’assessore Pappalardo – per Agrigento e per non aver potuto raggiungere, solo per un soffio, un traguardo straordinario. La città agrigentina è stata selezionata tra le dieci che si sono contese il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020 entrando in una short list e superando molte altre grandi realtà della Penisola. Poter bissare la vittoria di Palermo, che è Capitale Italiana della Cultura 2018, sarebbe stato un risultato straordinario ma ci restano l’orgoglio di aver affrontato questa sfida e abbiamo ancora un grandissimo fermento che ha tramutato gli sforzi di questi ultimi mesi in energie positive.
Questo dimostra- continua l’Assessore – che ci sono energie positive in Sicilia dove le eccellenze sono un dato di fatto.
Una Sicilia che crede e scommette sul turismo e sul suo immenso patrimonio, una Sicilia che non si rassegna e che spera e crede in un futuro diverso. Agrigento, per noi, ha vinto con il cuore e la passione che ha dimostrato e ha vinto perché è una delle tante perle della nostra isola, con una storia, bellezza e capitale culturale con pochi eguali al mondo. Il mio assessorato, quindi, proseguirà il percorso tracciato con la valorizzazione delle nostre eccellenze e Agrigento sarà la punta di lancia dello sviluppo turistico dell’isola”.
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